Lautaro truffato da un napoletano:
«Firma falsa sul libretto sanitario del cane»

Lautaro truffato da un napoletano: «Firma falsa sul libretto sanitario del cane»
di Nicola Sorrentino
Domenica 19 Gennaio 2020, 06:40 - Ultimo agg. 18:27
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Una firma «falsa» contenuta sul libretto sanitario di un cane acquistato dal bomber argentino dell’Inter, Javier Martinez Lautaro. Sono i contorni di un’inchiesta della procura di Nocera Inferiore, condotta dal sostituto procuratore Roberto Lenza, nei riguardi di un ragazzo originario di Napoli, residente a Sarno e di 28 anni, indagato per falsità materiale commessa da privato. L’abitazione del giovane è stata perquisita giorni fa, alla ricerca di materiale utile alle indagini. Interrogato dai carabinieri, il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere, assistito dal suo legale Alessandro Laudisio.

I fatti risalgono al 2018, quando attraverso un’inserzione su internet, l’indagato aveva venduto un cucciolo di cane, di razza carlino, al calciatore della Serie A, che milita nell’Inter, Lautaro Martinez. L’acquisto fu poi ultimato, con il cane consegnato al bomber argentino. In una fase successiva, poi, si è scoperto che il libretto sanitario dell’animale era contraffatto. Nello specifico, la firma del medico veterinario apposta sul documento risultava non essere autentica, ma messa da qualcun altro. L’autore l’ha infatti disconosciuta, procedendo a sporgere denuncia all’autorità giudiziaria, con il risultato di essere ora parte offesa nel procedimento giudiziario della procura. Nel libretto sanitario, che funge da diario e che è rilasciato dal medico veterinario, sono contenuti tutti i dati riguardanti l'animale: dal numero di vaccini fatti alla razza, fino all'età.

L’ipotesi è che il calciatore, una volta portato il cane dal suo medico di fiducia, abbia avuto comunicazione da quest’ultimo che vi fossero delle cose da chiarire sul documento. E che alla richiesta di spiegazioni rivolte al medico che lo aveva firmato, si sia scoperto che la firma presente sul libretto non fosse la sua. Il “carlino” fu acquistato dal calciatore per diverse centinaia di euro. La procura dovrà ora valutare se mandare il ragazzo sotto processo o archiviare il caso. Andrà dimostrato se il giovane sia coinvolto in un giro più grosso, legato magari alla vendita illegale di cani attraverso internet, o se abbia avuto un ruolo nella contraffazione del documento.

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