«Legata al letto dell'ospedale»,
scontro tra familiari e Procura

«Legata al letto dell'ospedale», scontro tra familiari e Procura
di Viviana De Vita
Domenica 4 Novembre 2018, 06:20 - Ultimo agg. 06:55
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Legata per i polsi con nastri di garza alle sponde delle sbarre del letto: un trattamento, quello riservato ad una paziente ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione del Ruggi, che si sarebbe protratto per 15 lunghissimi giorni. Con l’accusa di maltrattamenti finiscono davanti al gip tre sanitari del nosocomio di via San Leonardo denunciati dai tre figli della paziente, deceduta poi, dopo il ricovero in un’altra struttura sanitaria, per l’aggravarsi delle sue condizioni. Il caso sarà discusso martedì prossimo davanti al gip del tribunale di Salerno Alfonso Scermino che dovrà pronunciarsi sulla delicata vicenda dopo il ricorso dei familiari che, rappresentati dall’avvocato Rocco Pecoraro, hanno fatto opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata lo scorso aprile dal pubblico ministero Giovanni Paternoster. 

Secondo la denuncia dei figli dell’anziana – denuncia presentata un paio di anni fa e corredata da una corposa consulenza tecnica di parte a firma del dottor Giacomo Battipaglia – «la paziente sarebbe stata vittima di un comportamento antigiuridico riconducibile ai medici ed ai paramedici per i 15 giorni in cui la stessa era stata sottoposta ai sistemi di contenzione alle sponde del letto».
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