Un sopralluogo nella zona Li Galli per verificare la situazione dopo l'incendio e l'affondamento del motoscafo nei giorni scorsi in piena zona B del Parco Marino e in zona Sic (Sito di Interesse Comunitario). Il presidente e il direttore dell'Amp Punta Campanella, Lucio Cacace e Alberico Simioli, hanno voluto verificare di persona la situazione.
«Al momento non ci sono gravi fuoriuscite di gasolio, da quanto emerge da una ricognizione superficiale, anche grazie al lavoro svolto egregiamente dalla Capitaneria di Porto che ha attivato con tempestività il pronto intervento del ConsorIo Castalia che ha contenuto la dispersione di carburante in mare - fanno sapere dal Parco - Ma bisogna fare presto, rimuovere il motoscafo il prima possibile, perché potrebbe esserci un serio rischio di rottura della parte rimanente dello scafo, con possibile fuoriuscita di gasolio dai serbatoi».
Intanto, nei giorni scorsi, l'Amp Punta Campanella aveva prontamente inviato una diffida all'armatore, nella quale si richiedeva un rapido intervento e un piano di recupero efficace del relitto, che giace a 35 metri di profondità nei pressi del Gallo Lungo.
L'Amp Punta Campanella, si legge nella nota, sta costantemente informando anche il ministero della Transizione Ecologica e la Regione e per cautelarsi ha già attivato d'urgenza le procedure per l'affidamento di un incarico di consulenza ad un tecnico di alta specializzazione a supporto delle valutazioni del piano di recupero che presenterà l'armatore. E anche per programmare la bonifica dell'area.