Movida a Salerno, rissa dopo la discoteca:
identificati cinque giovani napoletani

Movida a Salerno, rissa dopo la discoteca: identificati cinque giovani napoletani
di Petronilla Carillo
Lunedì 21 Febbraio 2022, 06:45 - Ultimo agg. 09:57
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Futili motivi. Hanno risposto tutti così, i cinque ragazzi di Castellammare di Stabia, alla domanda degli agenti della Squadra mobile di Salerno che indagano sulla lite con feriti avvenuta sabato notte dinanzi ad una nota discoteca sul lungomare della zona orientale. La lite sarebbe avvenuta per futili motivi ed aggravata da un indiscriminato uso di alcol da parte del gruppo arrivato dal napoletano per trascorrere una serata in discoteca. Dopo il forzato stop da pandemia. Ma l’epilogo non è stato dei migliori: dinanzi al locale, a fine serata, è nata una discussione, si è giunti alle mani ed è stato utilizzato un coltello. Tre giovani sono finiti in ospedale, uno soccorso nell’immediatezza dei fatti è stato trasferito al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, dove i sanitari gli hanno constatato, e curato, ferite da taglio alle mani, ritenute guaribili in dieci giorni. Meno gravi gli altri due andati al San Leonardo di Castellammare, accompagnati dal fratello di una delle vittime con auto propria. 

Cinque i ragazzi finora identificati dai poliziotti del primo dirigente Marcello Castello, sentiti nella giornata di ieri presso il commissariato stabiese dagli agenti salernitani che stanno cercando di ricostruire nel dettaglio quanto accaduto.

I poliziotti hanno già acquisito alcuni filmati delle telecamere presenti in zona che sono ora al vaglio degli esperti e che consentiranno agli investigatori di comparare quanto realmente accaduto con quanto raccontato dai protagonisti. In particolare si sta cercando di ricostruire le singole responsabilità ai fini di eventuali denunce e richieste di provvedimenti giudiziari. Ma anche di capire se ci fosse qualcun altro, poi fuggito via. 

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Il contesto è sempre quello della movida. E, a Salerno, episodi di questo genere non sono nuovi. Anzi. Prima dello stop alle discoteche, legato alla pandemia, liti e accoltellamenti avvenivano con una inquietante regolarità. L’ultimo, in ordine di tempo, sulla spiaggia di Santa Teresa la scorsa estate, costato provvedimenti giudiziari ad una decina di giovani. E quasi sempre queste liti avvengono per futili motivi. Tranne in alcune circostanze, che sono emerse in tempi successivi grazie ad alcune operazioni investigative che hanno portato alla luce come, dietro alcuni episodi di violenza, ci fossero affari legati alla droga o la necessità di dimostrare il proprio potere. In questo caso, comunque, non si tratta di persone di Salerno nè tantomeno i salernitani sono coinvolti. Almeno per il momento questo non emerge nè dal racconto delle vittime, tantomeno dalle indagini dei poliziotti della Mobile. Quello che si rende necessario, invece, è la necessità di un maggiore controllo dei locali, specialmente quelli della zona orientale, in vista della stagione estiva. Non è la prima volta che clienti provenienti da fuori provincia siano stati coinvolti in liti. Questa volta dovrebbe essere una discussione tra stabiesi ma non sono mancati episodi in cui ci sono stati scontri tra napoletani e salernitani. Era il 2007 quando proprio un ragazzo in arrivo dal napoletano, da Pompei, esattamente, fu ucciso dinanzi ad una discoteca di Vietri sul Mare. Si chiamava Raffaele Cesarano ed aveva poco più di venti anni. Fu massacrato da almeno dodici persone sotto gli occhi della fidanzata che stava difendendo dalle avances di uno di loro. Fu finito a colpi di catene, pugni e coltellate. Anche quelli furono definiti “futili motivi”.

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