Lite tra profughi durante preghiera,
africano preso a sprangate

Eboli- l'ospedale Maria Santissima Addolorata
Eboli- l'ospedale Maria Santissima Addolorata
di Francesco Faenza
Sabato 28 Luglio 2018, 16:50
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Eboli- "Allah è grande, Maometto è il suo profeta". Un africano stava recitando la preghiera nella sua stanza, all'inteno del centro profughi in località monti di Eboli. L'uomo era in ginocchio sul tappeto. Con le mani e il volto rivolti alla Mecca. Il profugo stava adempiendo ai suoi doveri religiosi... dietro la porta. Un connazionale è entrato in tutta fretta e spalancando l'uscio ha colpito l'uomo in preghiera. Ne è scaturita una lite, con esclamazioni incomprensibili anche per i mediatori culturali. 

Ad avere la peggio è stato il profugo africano entrato nella stanza in tutta fretta. L'uomo è stato raggiunto al viso da un oggetto contundente. Con il sopracciglio sanguinante, il profugo si è precipitato dalle colline ebolitane all'ospedale di via Vignola. 

Al pronto soccorso l'africano è stato medicato e ricucito. Ai sanitari di turno avrebbe raccontato di essere già stato aggredito in passato. "Questa volta vado dai carabinieri e presento una denuncia" ha dichiarato. 
Il profugo in preghiera, con la mazza di ferro accanto la porta, rischia ora una denuncia penale che potrebbe bloccargli l'iter per l'asilo politico. Pregare è un diritto sacrosanto ma farlo dietro la porta non è proprio conveniente. 






































 
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