Luca Tommassini al premio Fabula 2017: «Come riconosco il talento? Dai brividi»

Luca Tommassini al premio Fabula 2017: «Come riconosco il talento? Dai brividi»
di Alessandro Mazzaro
Sabato 2 Settembre 2017, 22:27 - Ultimo agg. 3 Settembre, 18:36
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La pioggia non ferma il premio Fabula, che fa il bis con Luca Tommassini, ballerino, coreografo e attore, ospite della seconda giornata della kermesse bellizzese. Il direttore artistico di X Factor Italia ha incontrato i giovani creativi rispondendo alle loro domande sulla sua lunga carriera, caratterizzata dalle collaborazioni con grandi star internazionali quali Madonna, Prince, Michael Jackson, Whitney Houston, Beyoncé e Johnny Depp.

«Le star, quelle vere, mi hanno insegnato cos’è l’umiltà: esserlo non significa fare il “famoso” ma lavorare più di tutti. Madonna? La più grande lavoratrice che c’è» afferma. Ma il talento, quel «Fattore T» che ha dato il titolo al primo libro di Tommassini (edito da Mondadori nel 2015), non è sempre ben visibile: «Io lo riconosco dai brividi: in questo sono poco tecnico. Il talento, per essere tale, deve portarti in una dimensione diversa e, soprattutto, deve riuscire ad emozionarti».  E i sogni? «Sono sempre stato ispirato dai sogni e dai sognatori. Per quel che mi riguarda sono un sognatore che la mattina si mette la sveglia e lavora, perché i sogni costano molto cari».
 


Prima dell'arrivo di Tommassini il professor Giovanni De Feo e Valentina Iannone hanno incontrato i ragazzi  per approfondire l’universo «Greenopoli», metodo didattico racchiuso in un libro che approccia ragazzi e adulti con un linguaggio semplice e scorrevole avvicinandoli ai temi dell’educazione ambientale utilizzando anche lo strumento della favola. Domani giorno tre: ospite l’attore Paolo Ruffini, che sarà in piazza Giovanni XXIII alle ore 20.
 

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