Maiale e i suoi complici si dichiarano innocenti: «Siamo stati aggrediti, mai chiesti soldi ai negozianti»

Eboli- Giovanni Maiale junior
Eboli- Giovanni Maiale junior
di Francesco Faenza
Venerdì 22 Giugno 2018, 18:11
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Eboli- Tentata estorsione e lesioni ai negozianti con l'aggravante del metodo mafioso, Giovanni Maiale e i suoi complici si dichiarano innocenti: "Siamo stati aggrediti, non abbiamo chiesto soldi". I tre ebolitani finiti in carcere mercoledì mattina hanno smentito le accuse e hanno ricostruito davanti al giudice una vicenda molto diversa. L'interrogatorio di garanzia è avvenuto questa mattina dal gip Zambrano. 

Giovanni Maiale, 44 anni, Massimo Ammutinato (48) e Rodolfo Prinzi (29) erano difesi dagli avvocati Giuseppe Russo e Antonio Boffa.

Cosa successe la mattina dell'8 maggio? "Non abbiamo estorto denaro a nessun negoziante". I tre accusati, detenuti nel carcere di Salerno, hanno raccontato due momenti distinti. Nel primo episodio, Prinzi venne aggredito dai fratelli Coppola davanti a un bar del Ceffato. I due negozianti avrebbero confuso Prinzi con un'altra persona. Dopo l'aggressione, avvenne il secondo episodio. Prinzi si presenta con Maiale (i due sono cognati) al negozio dei Coppola per chiedere spiegazioni sull'aggressione. Con loro c'era anche Ammutinato. La discussione prese una piega violenta. A riportare lesioni non sono stati solo i due negozianti ma anche Maiale e i due complici.
Le immagini video del negozio, prive di audio, non confermerebbero la richiesta estorsiva. L'indagine è condotta dal pm della Dda Rocco Alfano. 

La settimana prossima il gip Zambrano scioglierà la riserva sulla richiesta di revoca della misura cautelare o di un provvedimento meno afflittivo. 







 
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