Maltrattava il marito anche alla presenza delle figlie adolescenti. È stata condannata, anche in appello, ad 1 anno e 6 mesi (pena sospesa) una donna salernitana che, pur essendo stata scoperta dall’allora coniuge di avere una duplice relazione extraconiugale, non solo minacciava di suicidarsi ma minacciava lo stesso coniuge «di portarlo all’inferno con sé». La sentenza di secondo grado è stata emessa dai giudici della Corte di appello di Salerno (presidente Donatella Mancini) che hanno confermato il verdetto del gup (emesso al termine del rito abbreviato nel 2020) condividendo che «l’imputata abbia avuto una prolungata condotta prevaricatrice e vessatoria ai danni del marito» e ritenendo, quindi, l’appello - presentato dai difensori della donna, gli avvocati Concilio e Di Domenico, che avevano chiesto anche l’estromissione della parte civile - infondato. Secondo le accuse, scaturite da un’articolata querela che l’uomo fece nell’estate 2018 e che hanno retto in entrambi i gradi di giudizio, dal 2016 la moglie lo aveva sottoposto a continue sofferenze fisiche e morali in quanto durante i frequenti litigi non solo minacciava di suicidarsi, ma anche di ammazzare lui e talvolta riferendo tale minaccia anche alle figlie all’epoca minorenni.
L’uomo sarebbe stato anche aggredito con schiaffi e pugni, preso a calci e riuscendo un paio di volte a ferirlo (lievemente) ad una gamba con il ferro del girarrosto e ad un dito con un coltello da cucina.