All’inizio, siamo negli anni ’90, l’idea era di creare lo sviluppo territoriale superando i campanili facendo rete tra i Comuni di un territorio omogeneo. Nel 1997 dalla Commissione Europea furono varati i Patti territoriali, nove in tutto lo Stivale, tra questi c’era il Patto dell’Agro. Oggi, con la delibera varata nel pomeriggio di ieri dalla giunta regionale, nasce il Masterplan «per il rilancio dello sviluppo socioeconomico della Valle del Sarno».
Lo strumento, chiamato anche Piv, Programmi Integrati di Valorizzazione, individua l’Agro nocerino sarnese come area target per «la rigenerazione ambientale, il recupero e la nuova funzionalizzazione delle reti per il trasporto, la riqualificazione e l’innovazione dell’apparato produttivo e della filiera agricola, la rigenerazione urbana, il potenziamento delle politiche per la riduzione del disagio sociale». Tredici i Comuni coinvolti, sono Angri, Castel San Giorgio, Corbara, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sant’Egidio del Monte Albino, Sarno, Scafati e Siano. «Oggi - ha detto Paolo De Maio, sindaco di Nocera Inferiore - è una data storica per la Valle del Sarno, un’occasione concreta per lo sviluppo socio-economico di una delle aree più importanti della Campania. Nocera Inferiore è pronta a raccogliere la sfida, a svolgere la propria parte ed esercitare il proprio ruolo, in sinergia con gli altri colleghi, per giungere in tempi brevissimi alla costituzione del coordinamento istituzionale, alla sottoscrizione del protocollo d’intesa e alla redazione del Masterplan, per una nuova primavera dell’Agro. Desidero ringraziare il presidente Vincenzo De Luca per l’ennesima dimostrazione di attenzione e di vicinanza al nostro territorio».
Attualmente in Campania sono operativi tre Masterplan ed interessano la linea di costa della regione. Tra questi il Masterplan Litorale Salerno Sud. I due nuovi, c’è anche la Valle dell’Ufita, «confermano le positive esperienze dei Masterplan in corso e si avvia la nuova stagione dei fondi 2021/2027. I Masterplan, secondo il legislatore, «sono strumenti agili e innovativi di pianificazione e programmazione per rendere moderno ed efficace il sistema delle infrastrutture ambientali e dei trasporti, recuperare edifici storici e siti archeologici, riqualificare e destinare a nuovi usi sociali beni confiscati alla criminalità organizzata, sostenere un’agricoltura che si rinnova, definire nuovi modelli di welfare». Insomma integrare pianificazione e programmazione.
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