Il giorno dopo, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non ha sbollito la rabbia per lo sbarco dei 387 migranti nel porto di Salerno, avvenuto senza un avviso preventivo della Prefettura. De Luca aveva chiesto la «quarantena preventiva» sulla nave per evitare contagi da Covid, ma lo sbarco è invece avvenuto senza tener conto dei suoi allerta sanitari.
Il giorno dopo, quando dai tamponi sui 387 migranti sono risultati 50 casi di positivi al Covid, De Luca torna sulla polemica: «Credo non sia accettabile nessuno sbarco né nel porto di Salerno né di Napoli».
Il prefetto di Salerno ha smentito nuovi arrivi, precisando anche di non aver potuto accogliere la richiesta di De Luca due giorni fa perché erano già avvenuti gli sbarchi dei maggiorenni scesi per primi dalla «Ocean Viking». Una prassi inusuale, di solito la priorità negli sbarchi privilegia i minorenni. Dove siano in isolamento i 36 maggiorenni positivi non si sa per rispetto della privacy e, su questo, dice ancora De Luca: «Non ho capito bene dove siano andati, perché è del tutto evidente che 50-60 positivi su una nave, assembrati per giornate intere, rappresentano un focolaio. Voglio sperare che abbiano tutti ricevuto i controlli necessari per essere tranquilli».
Il presidente della Regione lamenta l'assenza di informazioni sugli sbarchi. Sostiene che nessuno dal governo ha avvisato in anticipo le istituzioni politiche locali sull'arrivo dei migranti. Salerno individuato «porto in sicurezza» per la «Ocean Viking» dal ministero dell'Interno. E la Regione ha appreso tutto a cose fatte. La richiesta di «quarantena preventiva» sarebbe arrivata in ritardo, come ha sostenuto il prefetto Russo nella sua conferenza stampa. Sul punto, De Luca non fa sconti. E sostiene: «Nessuno ha ritenuto di avvertire le istituzioni territoriali dell'arrivo di questa nave, è stata fatta un'operazione quasi clandestina e questo è intollerabile». Il giorno dopo, con De Luca concorda anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Che dice: «Noi dobbiamo accogliere, ma l'accoglienza deve essere fatta in una logica di condivisione con gli enti locali perché, se gli enti locali devono avere una responsabilità nell'accoglienza, le scelte devono essere condivise e bisogna farlo insieme».
De Luca lamenta l'assenza di dialogo istituzionale e evidenzia quello che per lui resta il nocciolo della vicenda: «Per noi accogliere i migranti è un dovere di solidarietà, ma dei doveri di solidarietà non fa parte l'obbligo di accettare i contagi».
Ma il prefetto Francesco Russo rassicura: «L'isolamento dei positivi è stato mantenuto in modo rigoroso e lo sarà anche nei prossimi giorni». Mentre il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, nega ipotesi di sbarchi di migranti nel capoluogo campano.