Migranti in attesa dei tamponi,
tensione al centro di Capaccio

Migranti in attesa dei tamponi, tensione al centro di Capaccio
di Paola Desiderio
Giovedì 10 Dicembre 2020, 06:10 - Ultimo agg. 13:27
3 Minuti di Lettura

Momenti di tensione ieri mattina a Capaccio Paestum nel centro di accoglienza per immigrati in località Santa Venere dov’era previsto l’arrivo di personale dell’Usca di Trentinara che avrebbe dovuto sottoporre gli oltre cento ospiti della struttura al tampone. In realtà già nei giorni scorsi erano stati fatti i tamponi e una trentina erano risultati positivi al Covid19. Ieri mattina alcuni immigrati dal cancello chiedevano di uscire. All’esterno, come ormai da diversi giorni, c’era una pattuglia della polizia municipale che presidia l’ingresso della struttura. Ma quando alcuni hanno iniziato a insistere per uscire, si è reso necessario chiedere rinforzi. Sul posto sono arrivate altre pattuglie della polizia municipale, i carabinieri della stazione di Capaccio Scalo e del nucleo radio mobile di Agropoli.

Il secondo screening, programmato per ieri mattina, aveva l’obiettivo di confermare positività e negatività al virus, in modo da poterli dividere, come tra l’altro richiesto da una parte dei residenti nel centro di accoglienza negativi al primo tampone, mettendo in strutture diverse chi non ha contratto il virus da chi, invece, lo ha.

Fortunatamente, anche grazie alla collaborazione dei gestori della struttura e con l’intervento delle forze dell’ordine, è tornata la calma ed è stato possibile effettuare tutti i tamponi, il cui esito sarà noto nelle prossime ore. La presenza della pattuglia degli agenti della polizia municipale davanti all’ingresso del centro era stata disposta nei giorni scorsi per evitare che qualcuno dei positivi al Covid19 uscisse, rischiando di diffondere ulteriormente il virus. Ma alcuni non avevano preso bene la decisione e nei giorni scorsi avevano preso a sassate l’automobile degli agenti, mandando in frantumi il vetro e innescando la reazione del segretario provinciale di Salerno dell sindacato Csa, Angelo Rispoli. «La sorveglianza del centro di accoglienza deve essere affidata a personale qualificato, i vigili non possono essere mandati allo sbaraglio» ha dichiarato all’indomani dell’increscioso episodio nel corso del quale gli agenti avevano rischiato anche di rimanere feriti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA