Minacciano di morte le vicine barricate
in casa: coniugi a giudizio per stalking

Minacciano di morte le vicine barricate in casa: coniugi a giudizio per stalking
di Nicola Sorrentino
Martedì 19 Ottobre 2021, 13:48
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Finisce a processo una coppia sotto accusa per stalking e minacce nei confronti delle loro due vicine di casa, intimidite e finite al centro di una serie di atti violenti consumati per un lungo periodo. L'obiettivo dei due imputati, secondo le accuse, era di mandarle via dall'abitazione. I fatti risalgono al 2019, a Castel San Giorgio. I due imputati pare avessero risentimento nei confronti delle due donne, che ritenevano responsabili di aver fatto scattare un procedimento giudiziario nei confronti di una delle due persone imputate. Per l'accusa mossa dalla Procura di Nocera Inferiore, la donna avrebbe proferito minacce contro le due vicine, lanciandole in un'occasione dell'acqua sporca di candeggina: «Ti devo ammazzare con le mie mani, adesso sono una donna libera e non mi hai fatto niente, ti sei chiusa dentro, con la paura di uscire dicasa. Se esci ti ammazzo, faccio tutto a pezzi: te e tua madre, ma prima tua madre, ti devo ammazzare perchè mi hai fatto togliere i figli».

Questo quanto verbalizzato in sede di denuncia. La vicina fu minacciata anche con l'uso di un coltellino, mostrato per chiarire ulteriormente le intenzioni dell'imputata: «Non ti faccio entrare in casa, tu e tua madre dovete andarvene di qui o vi ammazzo, mi avete fatto togliere i figli, tutti a pezzi vi faccio e poi do fuoco alla macchina».

La donna prese in più occasioni a lanciare anche oggetti dal balcone, come mozziconi di sigarette ancora accese, rifiuti, al fine di imbrattare la biancheria messa ad asciugare sui fili per il bucato. E scagliando anche grosse pietre e mollette verso il balcone delle vicine, diventate il loro bersaglio. A questo si aggiunsero anche i pedinamenti, le spiate dalla porta, le molestie che condizionavano la vita di entrambe. Il marito della donna risponde, invece, di un singolo episodio, nel quale avrebbe minacciato anch'egli le due donne con l'uso di un cotello: «Fai tutti i video che vuoi. Prima che arrivano i carabinieri ti avrò già fatto a pezzi». I due sono stati mandati a giudizio dal gup, al termine dell'udienza preliminare.

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