Riapertura Mingardina, il sindaco di Camerota annuncia: «Sprint per finire i lavori entro Pasqua a tutela dell’economia»

La replica all'interrogazione parlamentare: «Non abbiamo mai lavorato sulla falesia ma le criticità c’erano, andavano risolte subito»

Una veduta aerea delle condizioni del costone di Camerota dopo le esplosioni
Una veduta aerea delle condizioni del costone di Camerota dopo le esplosioni
di Carmela Santi
Domenica 19 Marzo 2023, 07:00
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«La strada del Mingardo riaprirà per le festività pasquali. Da lunedì la ditta incaricata lavorerà anche di notte». Ad annunciarlo il sindaco di Camerota Mario Salvatore Scarpitta che ieri mattina ha fatto il punto della situazione sugli interventi eseguiti nei giorni scorsi con il brillamento delle rocce pericolanti e soprattutto sul lavoro ancora da fare per restituire alla comunità locale, e tra qualche settimana anche ai turisti, la strada che collega Marina di Camerota con Palinuro

Da mercoledì mattina, ovvero subito dopo l’esplosione, sulla strada sono al lavoro gli escavatori per liberare l’arteria dai massi caduti con il brillamento. Sono stati utilizzati 30mila kg di esplosivo per eliminare una vecchia frana che insisteva sul costone che sovrasta la strada regionale 562 in località Cala del Cefalo Mingardo. Sarà necessario un altro intervento per rimuovere una roccia molto grande che si è posizionata a margine della carreggiata sud e per far crollare un’altra porzione di frana che si è lesionata ulteriormente ma è rimasta in bilico. Il primo cittadino nei giorni scorsi ha effettuato un nuovo sopralluogo con i geologi e la ditta incaricata. «Si sta lavorando su una frana di massi che nel corso degli anni si è staccata e non sulla falesia», ha evidenziato il sindaco dando risposta anche alle polemiche sollevate subito dopo l’operazione di brillamento. È stata presentata anche una interrogazione parlamentare

«Lavorare sulla falesia è da pazzi e i pazzi non siamo certamente noi. Non si può ignorare quello che è già successo anni fa, come la tragedia di Crescenzo Della Ragione, e ancora quello che è avvenuto prima: una famiglia colpita da una pietra mentre si recava in auto in ospedale». Il primo cittadino ha anche sottolineato che l’operazione è stata concertata con gli organi sovracomunali a cominciare dalla Prefettura. «Tutti sanno del pericolo di quella frana - dice - all’indomani della tragedia di Ischia, la Prefettura ha interpellato tutti i Comuni affinché venissero indicati i punti pericolosi per ogni comune. Inviai una nota con le criticità di Camerota, tra le quali la frana che si è staccata dalla falesia. Convocati dal prefetto si è deciso di procedere in questa direzione. Su quelle spiagge c’è tutto l’indotto turistico del comune di Camerota, è un’area che va tutelata». La chiusura della strada aveva sollevato polemiche soprattutto da parte degli operatori turistici preoccupati per l’apertura della stagione turistica. «Non riaprire il Mingardo significherebbe distruggere l’economia di Camerota - conclude Scarpitta - lungo questa strada transitano migliaia di turisti e vivono 50 aziende, più tutto l’indotto».

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