Insegnante di musica molesta due allieve, lei parla in aula: «Disse di avermi sognato»

Insegnante di musica molesta due allieve, lei parla in aula: «Disse di avermi sognato»
di Nicola Sorrentino
Sabato 21 Ottobre 2017, 11:10
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«Mi raccontò di avermi sognato, ma gli dissi che ero piccola e che doveva lasciarmi stare. Aggiunse che se mi fossi allontanata, lui si sarebbe ucciso». Arriva un'ulteriore conferma all'impianto accusatorio della procura nel processo che vede imputato per violenza sessuale non consumata un insegnante di musica popolare di Pagani. A testimoniare nell'aula collegiale del tribunale di Nocera Inferiore la seconda presunta vittima, una ragazzina di 12 anni, seduta in una camera differente in compagnia di una psicologa. La minore ha parlato delle ossessioni di quell'insegnante di 62 anni verso di lei e anche per una terza ragazzina, che sarà sentita nella prossima udienza prevista il 1 dicembre. Ha raccontato il tenore dei messaggi che l'uomo le inviava attraverso Whatsapp, aggiungendo poi il particolare di un sogno che lui stesso le avrebbe confidato. La scorsa udienza era stata l'altra minore, di 11 anni, a confermare gran parte dell'impianto accusatorio. Insieme al racconto della madre, che parlò di aver letto i pensieri della figlia in un diario, per poi fingersi lei stessa al telefono con l'insegnante, avendo anch'ella conferma del tipo di approcci che l'uomo assumeva con la minore. Il maestro, difeso dal legale Antonello Coppola, non avrebbe tuttavia mai avuto alcun rapporto fisico con nessuna delle due. 

Vi è un solo episodio presente negli atti, che racconta di un tentativo di bacio verso una delle due allieve. A riguardo, nella prossima udienza, il tribunale ascolterà uno psicologo che dovrà relazionare sull'attendibilità delle testimonianze delle due presunte vittime. Il 62enne era stato arrestato e sottoposto ai domiciliari dopo la denuncia sporta dalla madre di una delle due minori. Il gip parlò di «intensa e sistematica attività di subdola persuasione e di pressione psicologica» che quel maestro avrebbe commesso su entrambe le ragazzine. Sul contenuto dei messaggi, invece, circoscrisse il tutto a «richieste di incontri a sfondo sessuale e apprezzamenti diretti ad ottenere il consenso di quelle azioni». Le parti civili sono assistite dagli avvocati Silvio Calabrese e Gerardo Ferrara. L'inchiesta abbraccia come periodo nel quale sarebbero stati consumati i fatti quello del mese di agosto 2016. Le due minori facevano parte di una classe, il cui maestro insegnava musica di tradizione popolare. Le indagini dei carabinieri portarono all'acquisizione di molti messaggi scambiati tra l'uomo e le due minori attraverso i propri telefoni cellulari.
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