L’ultimo viaggio di Chiara: morta
a 32 anni la maestra dei trucchi in tv

L’ultimo viaggio di Chiara: morta a 32 anni la maestra dei trucchi in tv
di Silvia De Cesare
Venerdì 2 Luglio 2021, 06:00 - Ultimo agg. 09:20
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Nera è la notte, nera l’auto sulla quale viaggiava. La matita con la quale ha dipinto gli occhi del cinema e della tv disegna una cerniera sulla vita. Lei che ha truccato volti come fossero tele, illuminato sguardi e sorrisi come i pittori fanno quando dipingono un quadro, lascia una tavolozza bianca: Chiara Pepe non c’è più. Un brutto incidente stradale la strappa alla sua famiglia, al suo dolce cagnolino e a tutta la comunità di artisti con i quali, nonostante avesse appena 32 anni, aveva intrecciato rapporti professionali e di vita vera. Una «amica geniale», come la fiction per cui lavorava come truccatrice. Rimbomba il silenzio, l’incredulità, il dolore. Restano i ricordi.


La tragedia è avvenuta la notte di mercoledì scorso in Ciociaria: sull’autostradale del Sole, direzione nord, nel tratto compreso tra Pontecorvo e Ceprano, Chiara, a bordo di una utilitaria, si è scontrata con un tir. L’automobile è andata distrutta e per lei a nulla sono valsi i soccorsi degli operatori del 118, dei vigili del fuoco e degli agenti della polizia stradale di Frosinone che hanno chiuso il tratto autostradale. Si indaga per ricostruire la dinamica esatta dell’incidente. Ma sapere come sono andate le cose non riporterà in vita questa giovane donna che tanto aveva ancora da dare al mondo dell’arte. Chiara era tante cose, un vulcano di energia e fantasia che riusciva a tradurre magicamente attraverso i suoi pennelli e le sue mille palette di colori. Arnesi di lavoro ai quali era legata come fossero gioielli, che custodiva con cura e incastonava nelle makeup bag come una collezione di soldatini. Precisa, ordinata, maniacale nella sua ricerca di nuance ma anche un’indecisa cronica quando si trattava di sè. 

Così si era definita quando alla richiesta di inviare una foto che corredasse un’intervista per il nostro quotidiano ne aveva mandate quasi dieci. Dieci scatti in cui spiccano i suoi capelli verde acqua, il suo sorriso unico sempre stampato in volto e i suoi adorati pennelli. «Amo il mio lavoro - aveva raccontato - l’ho capito quando ho messo piede in un cinema a sei anni». Chiara cantava molto bene e qualche volta è salita anche sul palco grazie a papà, il maestro Vicente, direttore del Coro Armonia e presidente dell’Associazione Regionale Cori Campani, e mamma Anna Di Florio, ma l’adrenalina che le dava stare dietro le quinte era più forte e «inspiegabile», aveva detto. Laureata in Scenografia Teatrale, poi per il Cinema e la Televisione, nel mezzo un Master per trucco cinematografico e un corso di effetti speciali, è lei l’ideatrice dell’immagine del Giffoni Film Festival nelle edizioni 48 e 49. 

Anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli simbolicamente si stringe in un abbraccio alla famiglia e a quanti l’hanno conosciuta ed amata. «Chiara era una donna speciale. Un’artista che è riuscita a trasmettere a tutti noi straordinarie emozioni.

Sublime corista, illustratrice geniale. Grazie per averci donato la scintilla della tua arte che continuerà a riscaldare i nostri cuori. Fin d’ora assumiamo l’impegno di dedicare alla sua memoria una delle prossime rassegne corali che, con il papà maestro organizzeremo in città», si legge nella nota. Il cordoglio per la sua perdita si è diramato a macchia d’olio. Dal mondo dei social alle istituzioni, da Salerno a Battipaglia (dove era nata e cresciuta) al mondo dello spettacolo, nel quale aveva intrecciato rapporti che erano sfociati in meravigliose amicizie e collaborazioni, non c’è persona che non abbia dimostrato sgomento e dolore per la sua prematura dipartita. Ciao Chiara.

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