Morte in corsia, quattro medici
indagati in Campania

Morte in corsia, quattro medici indagati in Campania
di Nicola Sorrentino
Sabato 8 Agosto 2020, 16:56
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Sospetta overdose legata all'uso di stupefacenti o caso presunto di malasanità. È il nodo che dovrà sciogliere la Procura di Nocera Inferiore sulla morte di Giovanni Scarpa, 34enne nocerino, deceduto lo scorso 30 luglio all'ospedale Umberto I. Sono quattro i medici iscritti nel registro degli indagati dal sostituto Davide Palmieri, che sull'episodio prosegue d'ufficio. La famiglia, infatti, non ha sporto alcuna denuncia. Si tratta di un medico del 118, un secondo del pronto soccorso, un rianimatore e un cardiologo. Un atto dovuto, a garanzia degli stessi, per escludere eventuali responsabilità. Per i risultati dell'autopsia serviranno novanta giorni.

Solo allora si conosceranno le cause esatte della morte, per ora solo ipotizzate dagli inquirenti. Intanto la città di Nocera Inferiore piange la morte di Scarpa, ex gestore di un pub, molto conosciuto in città, che lascia una moglie e un figlio piccolo. Numerosa la partecipazione al suo funerale, celebrato dopo che l'autorità giudiziaria aveva liberato la salma ad autopsia terminata. L'esame è stato effettuato dai periti nominati dal pm, Giuseppe Consalvo e Laura Baccari. Venerdì scorso, l'uomo era stato soccorso in casa dal 118, per via di uno stato di forte agitazione psicomotoria e allucinazione, classificato come codice giallo. Nella documentazione al vaglio della Procura, il 34enne, oltre a mostrare segni di agitazione, si sarebbe anche toccato più volte, come a volersi togliere qualcosa di dosso. Lo stesso accadde nei giorni precedenti. Pur con qualche difficoltà, il personale medico era tuttavia riuscito a sedarlo, ma la criticità emersa dai suoi parametri vitali, aveva convinto gli stessi a trasferirlo in codice rosso in ospedale per ulteriori accertamenti. Una volta all'Umberto I, era stato poi ricoverato nella shock room, a causa di uno scompenso cardiaco acuto. Poi il decesso, nonostante i tentativi di rianimarlo dei medici, oltre alla somministrazione di farmaci legati alle sue condizioni cliniche.

LE TESTIMONIANZE
Al vaglio dell'organo inquirente ci sono le testimonianze di parenti e familiari, che avevano ripercorso, insieme ai carabinieri - intervenuti insieme al personale del 118 per il trasporto in ospedale - i giorni precedenti a quel venerdì. Al vaglio dell'autorità giudiziaria vi è anche la documentazione che riferisce di un uso passato di stupefacenti da parte del 34enne. Solo i risultati dell'esame autoptico e tossicologico chiariranno la vicenda, che al momento resta avvolta dall'incertezza per quanto concerne le cause della morte. L'autopsia dovrà inoltre, chiarire, il comportamento tenuto dai medici del 118 e dell'ospedale. L'avvio di un'indagine della Procura è legata a quanto riferito dall'ospedale ai carabinieri, riguardo il decesso di Scarpa, ovvero un presunto «abuso di stupefacenti». Circostanza che andrà chiarita.
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