Morto Enrico Andria, fece rinascere la chiesa di Santa Maria de Lama a Salerno

Geometra, fu per anni impegnato in Africa e console del Touring Club

Enrico Andria
Enrico Andria
di Barbara Cangiano
Lunedì 30 Gennaio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 31 Gennaio, 07:55
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Se ne è andato velocemente, strappato agli affetti e al suo entusiasmo per la cultura, il bello e l'arte, da una malattia polmonare che l'ha consumato tra il dolore e lo choc dei suoi familiari e di tantissime persone che vedevano in lui un punto di riferimento prezioso. Enrico Andria, geometra per tanti anni impegnato in Africa e console del Touring Club, è stato l'uomo che ha riportato alla luce un tesoro prezioso, la chiesa di Santa Maria de Lama e i suoi affreschi, uniche testimonianze di pittura longobarda presenti in città. Era il 2015 quando, insieme a un piccolo staff di volontari e alla collaborazione di qualche residente del centro storico, si rimboccò le maniche per liberare quello che era stato un luogo di culto, ma soprattutto un tassello prezioso del patrimonio storico-artistico di Salerno, da una discarica immensa, nata tra impalcature e incuria. Poi fu recuperato il basolato originario della gradonata e di recente, grazie al supporto di vari club, dall'Inner Wheel al Rotaract, sono state recuperate le pitture parietarie che hanno fatto sì che Santa Maria de Lama diventasse un luogo di attrazione per i turisti italiani e stranieri, arrivando a sfiorare le vette dei trentamila visitatori annui. In quella che era la sua seconda casa, c'era il rito di suonare manualmente la campana, mentre si programmavano concerti, mostre, spettacoli, per far rifiorire il passato strizzando un occhio al presente.

«La Civica Amministrazione partecipa al cordoglio per la scomparsa del professore Enrico Andria, console del Touring Club Italiano. Il carissimo Enrico amava profondamente Salerno e ha dedicato le sue energie migliori alla tutela e valorizzazione delle nostre ricchezze storiche ed artistiche ha scritto il sindaco Vincenzo Napoli sulla sua pagina Facebook - Ricordo con particolare gratitudine le iniziative congiunte per restituire all'antico splendore e alla fruizione collettiva la meravigliosa chiesa di Santa Maria de Lama nel cuore antico di Salerno. La nostra comunità rende l'estremo omaggio ad un salernitano illustre che ha onorato la nostra città facendola conoscere ed apprezzare in tutto il mondo. Un abbraccio d'umana solidarietà alla moglie Rosa Giannattasio e alle figlie Maria Chiara ed Ilaria». Un galantuomo, una persona per bene, un cuore grande, sono le parole con cui tantissimi hanno voluto ricordarlo. «Era un motore inesauribile di inventiva, progetti, sogni ed energie, ma anche una persona pratica, operosa, capace di rendere concreta la sua visione per il bene della collettività - è la testimonianza di Alfonso Andria - Preferiva restare sempre dietro le quinte, perché umiltà e modestia erano le sue virtù principali. Per lui, valorizzare luoghi minori o nascosti della nostra città era quasi una missione e sono convinto che senza il suo impegno non solo non avremmo avuto il gioiello che oggi è Santa Maria de Lama, ma probabilmente i suoi preziosissimi affreschi sarebbero restati lì a deperire. La sua scomparsa improvvisa è non solo fonte di dolore. Con lui se ne va un'anima bella che lavorava in silenzio per migliorare quello che ci circonda». Anche Claudio Gubitosi, patron del Giffoni Film Festival, esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Andria. E Luciano Mauro e lo staff del Giardino della Minerva hanno voluto ricordarlo come una persona attenta, gentile e innamorata del centro storico.

I suoi funerali si terranno questa mattina alle 9.30 presso la chiesa Maria SS. Immacolata di piazza San Francesco. Le esequie proseguiranno poi per Giffoni Valle Piana, suo paese d'origine, e giungeranno presso largo Domenico Andria, nella frazione di Vassi alle 11.30: qui partirà il corteo funebre per la tumulazione della salma nel cimitero della cittadina dei Picentini. 

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