Movida under 18 a Salerno,
ressa per il bus per tornare a casa

Movida under 18 a Salerno, ressa per il bus per tornare a casa
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 14 Giugno 2021, 06:35 - Ultimo agg. 09:04
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Una normale serata dopo mesi di pandemia e divieti. Un sabato sera di spensieratezza che permette ai giovani di riprendere il contatto con i compagni e le comitive e al settore della movida di riprendere a camminare. Ma la nota stonata non manca. Ore 21.30. Piazza XXIV Maggio, cuore del centro cittadino, accorsato da giovani di ogni età e cuore pulsante del capoluogo. Alla fermata centrale sono accalcate decine e decine di giovani. Appena arriva il pullman di linea che porta nella Valle dell’Irno scoppia la ressa. Calca, giovani per fortuna con la mascherina ma senza il necessario distanziamento. Per salire a bordo del mezzo di linea devono faticare e non poco. Saltano le misure di distanziamento minime. Scene di quotidiana ordinarietà a cui nella vita pre Covid non avremmo prestato troppa attenzione. Ma col virus ancora tra noi e senza l’immunità di gregge ancora lontana da raggiungere, la scena di ieri nella ex piazza Malta col pullman stracolmo di giovani ragazzi ripropone il problema mai risolto dell’affollamento sui bus. Problema affrontato più volte nelle sedi istituzionali ma che non si traduce spesse volte in soluzione e su cui è necessario aprire una riflessione. Il problema si ripropone ogni fine settimana soprattutto nell’ora topica della movida col centro della città inondato di giovani. Alla ressa sui bus si affianca anche il problema della ressa alle pensiline dove sembra ormai saltato il distanziamento. La foto del pullman strapieno sabato sera ha fatto il giro delle chat dei presidi, addolorati per quanto accaduto e soprattutto preoccupati. A usare i pullman sono soprattutto i giovani non patentati quindi quelli delle classi intermedie. Ed è così che il capitolo trasporti nella movida si lega a filo doppio a quello del raggiungimento delle scuole.

«È impossibile che in tempo di Covid ci siano bus senza distanziamento», commentano i presidi che nelle scuole hanno applicato stringenti misure di sicurezza per evitare contatti tra alunni soprattutto nei prossimi giorni di maturità. «Chiediamo che il problema trasporti sia una volta per tutte superato», dice Claudio Naddeo, presidente provinciale Associazione nazionale presidi. «Sicuramente il problema dei trasporti doveva essere risolto tempestivamente - dice Anna Laura Giannantonio preside del Da Procida - A questo punto non resta che affidarsi alla buona sorte». E l’allarme si alza in vista della maturità: chiesto dai presidi di evitare affollamento sui bus e raggiungere le scuole con mezzi propri. «Ho piena fiducia nei ragazzi che dal 16 giugno affronteranno gli Esami di Stato - dice Mimí Minella, preside dell’istituto Parmenide di Roccadaspide - Ormai sono da due anni scolastici che convivono con questo problema.

Penso che molti di loro, già in età di conseguimento della patente di guida, si organizzeranno e utilizzeranno la propria auto». 

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