Movida violenta a Salerno, arrestato
minorenne per lesioni gravi a un coetaneo

Movida violenta a Salerno, arrestato minorenne per lesioni gravi a un coetaneo
Sabato 11 Dicembre 2021, 10:06 - Ultimo agg. 10:19
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I Carabinieri di Salerno, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare a carico di un minorenne, gravemente indiziato di lesioni gravi al danni di un coetaneo. I fatti si sono verificati la sera del 31 ottobre a Salerno, nei luoghi della movida cittadina.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla Procura di Salerno, il giovane, accortosi che era sorta una discussione per futili motivi tra un suo amico e un giovane sconosciuto, è intervenuto per sedare gli animi.

Malgrado le sue pacifiche intenzioni lo sconosciuto, poi identificato nel minorenne arrestato oggi, lo ha colpito più volte con un tirapugni al volto causandogli la frattura del naso e ferite lacero-contuse al viso e al corpo.

A seguito del colpi ricevuti la vittima ha riportato, come accertato con consulenza tecnica del pm, lesioni gravi con indebolimento della funzione respiratoria. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo radiomobile di Salerno hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti del minore oggi raggiunto dall'ordinanza cautelare e di ricostruire la dinamica dei fatti attraverso una serie di testimonianze.  

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Quello avvenuto la sera del 31 ottobre nel centro di Salerno è «l'ennesimo episodio di gratuita e insensata violenza giovanile avvenuto nel centro cittadino, episodio che dimostra, ancora una volta, la sempre più crescente pervasività della cultura della sopraffazione che tristemente caratterizza gli ambienti giovanili di questa provincia». Lo scrive il procuratore presso il tribunale per i minorenni di Salerno, Patrizia Imperato, commentando l'episodio. Un vero e proprio allarme, quello lanciato da Imperato, secondo cui «non può non essere sottolineato come stia divenendo sempre più diffusa tra i giovani l'abitudine di portare con sé strumenti atti ad offendere: detenere un tirapugni e un coltello è come avere con sé le chiavi di casa o il cellulare.

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E questo soprattutto nelle uscite serali, vissute in modo sempre più preoccupante non come occasione di svago e socializzazione, ma situazioni nelle quali cercare motivi futili e pretestuosi per dare sfogo alla violenza». Secondo il procuratore per i minorenni di Salerno «ormai essere violento, aggredire gli altri con un qualsiasi pretesto, minacciare i propri coetanei così da portarli a uno stato di umiliante soggezione e prostrazione, sembra essere un crescente, costante modo di relazionarsi di alcuni ragazzi, quasi una moda tra giovani probabilmente affascinati da modelli devianti.

Senza considerare il fatto - aggiunge - che le vittime ricevono da tali imprevedibili e ingiustificate violenze traumi indelebili nella loro crescita, traumi che inevitabilmente coinvolgono anche il loro mondo di affetti: non solo gli amici del gruppo dei pari spesso presenti agli atti di violenza e frustrati nella loro incapacità di reagire, ma anche i genitori e i parenti preoccupati da eventuali ulteriori azioni o ritorsioni nei confronti dei loro cari». 

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