Municipio focolaio, scontro sui tamponi:
«Favoriti i consiglieri e i loro parenti»

Municipio focolaio, scontro sui tamponi: «Favoriti i consiglieri e i loro parenti»
di Marco Di Bello
Sabato 18 Aprile 2020, 06:15 - Ultimo agg. 09:01
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È polemica accesa a Battipaglia, dopo la scoperta di sette contagiati, la maggior parte gravitanti intorno al palazzo comunale. A sollevare la diatriba, però, non sono i malati, quanto le modalità con le quali l’amministrazione comunale avrebbe eseguito i tamponi, favorendo i consiglieri comunali e alcuni loro congiunti.
 


Ad aprire il valzer di reazioni, dopo la presunta parentopoli dei tamponi, è stata l’associazione politica Civica Mente: «Purtroppo, abbiamo dovuto assistere ad atteggiamenti fortemente discutibili: assessori e consiglieri comunali che, nonostante le restrizioni in atto, giravano allegramente per la città - scrivono i membri dell’associazione - inoltre, grazie ai social, abbiamo scoperto che persino cittadini comuni, noti amici di questa amministrazione, stazionavano bellamente all’interno della scuola De Amicis con tanto di fotografie e video per immortalare un gesto che non ha bisogno certo di pubblicità se fatto con il cuore. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata la gestione dei primi tamponi (o speed test) arrivati a Battipaglia grazie alla vicinanza dell’istituto zooprofilattico, convenzionato con la Regione Campania». Nessuna traccia, secondo gli attivisti, dei medici di base, della guardia medica o degli operatori di Croce Rossa. Le polemiche sono state sollevate anche in maggioranza.

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