Muore a 18 anni in un incidente
era una promessa del calcio

Muore a 18 anni in un incidente era una promessa del calcio
di Antonietta Nicodemo
Lunedì 15 Agosto 2022, 06:35 - Ultimo agg. 16 Agosto, 09:26
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Alle 10 di ieri mattina il cuore di Lorenzo Pio Coronato ha cessato di battere nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Sapri dove era ricoverato dal 4 luglio scorso, a seguito di un incidente stradale. La notizia si è diffusa in un’istante gettando nello sconforto le comunità del basso salernitano, che per intere settimane hanno seguito con apprensioni le sue sorti. Aveva soltanto 18 anni e avrebbe dovuto frequentare l’ultimo anno dell’indirizzo turistico dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Sapri. Il suo quadro clinico è apparso estremamente delicato, già dal suo ricovero in ospedale. L’incidente è avvenuto a Policastro nella notte tra il 3 e il 4 luglio. Il ragazzo, che era a bordo di uno scooter 125, stava transitando in direzione sud e si è scontrato con una Ford Focus che viaggiava, pare, in senso opposto. Lorenzo è stato recuperato dai soccorritori sotto il peso dello scooter.

Immediatamente è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nel corso del quale gli è stato asportato un rene, il ragazzo aveva riportato anche una grave lesione al fegato.

Successivamente gli sono stati accertati anche danni cerebrali. L’indagine sulle cause e responsabilità dell’incidente stradale sono tutt’ora in corso. Ad oggi l’unico indagato è il carabiniere, in servizio presso la compagnia di Sapri, che era alla guida della Ford Focus. Il decesso del ragazzo ha aggravato la sua posizione. La salma è sotto sequestro a disposizione della Procura della Repubblica di Lagonegro. È stata disposta l’autopsia, ma non è escluso che si opti solo per un esame esterno. Per Lorenzo si era mobilitato l’intero Golfo di Policatro. A lui sono state dedicate diverse fiaccolate. Distrutti la madre Marie Therese, il papà Carlo e la sorella maggiore Chiara. «Era una ragazzo responsabile, premuroso e altruista», ricorda commosso lo zio Biagio Mega, che aggiunge: «Fin da piccolo giocava a calcio. E proprio recentemente era stato notato a Perugia ad uno stage internazionale».

Lorenzo aveva militato nel Santa Maria di Castellabate, oggi in serie d. «Era uno dei più propositivi – afferma il responsabile del settore giovanile Domenico Giannella - fin troppo evidente la sua voglia di giocare a calcio, di stare insieme agli altri e fare sempre meglio. Un abbraccio particolare alla mamma che da Ispani lo accompagna sempre a Castellabate per gli allenamenti». Nel reparto di rianimazione era divenuto il figlio di tutti. «L’intera equipe ha saputo umanizzare la sofferenza», afferma il cappellano dell’ospedale don Pasquale Pellegrino. Recentemente si era recato a visitarlo anche il vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro. Chi lo conosceva tiene a precisare che era attento alla guida: «Lo scooter lo usava come mezzo di trasporto, non per corse spericolate». 

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