EBOLI - Visitato due volte, dimesso due volte. Esce dall’ospedale, torna a casa e muore. Sono otto i medici ebolitani indagati per il decesso di Renato Maffia (nella foto), 52 anni, residente a Campagna. Il musicista è deceduto nella serata di martedì scorso. Otto medici indagati, quattro reparti coinvolti: l’accusa contestata è di omicidio colposo. Il manager dell’Asl, Antonio Giordano, ha convocato una commissione di inchiesta per fare chiarezza su quanto avvenuto all’ospedale di Eboli. Tre esperti dell’Asl, ieri mattina, hanno sentito i medici che hanno curato Maffia e deciso di dimetterlo sia di mattina che nel tardo pomeriggio.
L’inchiesta interna procederà in parallelo con l’indagine penale condotta dalla Procura della Repubblica di Salerno e coordinata dal pm Roberto Penna. Ieri mattina, a mezzogiorno, una pattuglia dei carabinieri è giunta nel parcheggio riservato davanti al pronto soccorso. I militari, coordinati dal capitano Geminale e dal maresciallo Garrisi, hanno consegnato gli avvisi di garanzia ai medici indagati. Stamattina in Procura a Salerno il pm Penna conferirà l’incarico al medico legale. L’autopsia sulla salma di Maffia si terrà nel pomeriggio di oggi o domani mattina. Ogni indagato dovrà nominarsi avvocato e medico legale di fiducia.
Musicista morto, 8 medici indagati
anche l'Asl apre un'inchiesta
di Francesco Faenza
Venerdì 23 Febbraio 2018, 06:20
- Ultimo agg. 08:28
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