Il corpicino senza vita fu ritrovato in una valigia. La mamma, dopo aver partorito da sola, nascose il suo bimbo morto in un armadio. Per la giovane donna è arrivata la sentenza di condanna di primo grado: secondo la Corte di Assise di Salerno si trattò di omicidio colposo. Si è concluso ieri il processo a carico di Olga Iacob. originaria della Moldavia, alla quale veniva contestato il reato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. La triste vicenda risale all’ottobre del 2019. In serata la centrale operativa dei carabinieri di Vallo venne allertata dal sanitario di turno in servizio al pronto soccorso dell’ospedale San Luca, in quanto poco prima vi era giunta una donna straniera in stato di choc emorragico.
Condizione provocata, risultò dopo le prime cure e un intervento chirurgico, da un recentissimo parto, avvenuto in luogo imprecisato. I militari si recarono subito presso l’abitazione nella frazione Angellara dove la donna lavorava come badante dove fecero la drammatica scoperta.
Riconosciuta la seminfermità per l’altro reato contestato, quello di occultamento di cadavere. Il piccolo pesava quasi tre chili e mezzo. La mamma era arrivata da pochi mesi in Italia dove lavorava come badante. Non parlava bene l’italiano. Nel tentativo di mettere al mondo da sola il piccolo, gli aveva provocato ferite mortali al cranio. Poi l’emorragia forte che l’aveva costretta a chiedere aiuto. Prima però aveva avvolto il corpo del piccolo in un asciugamano, poi in una busta di plastica e infine nella valigia dove fu ritrovato dai carabinieri.