«Nulla di abnorme è stato rilevato ed il pregiudizio per la serenità della decisione, che non può derivare dalla mera constatazione della presenza di una targa posta in una delle aule di udienza, non si sa neppure se nell'aula ove viene celebrato il processo, per un fatto accaduto quaranta anni fa». Così la Cassazione ha motivato il no dell'istanza di Macario Mariniello, ex capozona della Nco negli anni 80 a Nocera Inferiore, ora in carcere, nel celebrare uno dei suoi due attuali processi in un tribunale che non fosse né quello di Nocera né quello di Salerno.
Il motivo era legato al fatto che in entrambi i circondari ci sono due aule dedicate a Giorgio Barbarulo, l'avvocato ucciso proprio da Mariniello il 29 luglio del 1980.