Uccisa a otto mesi da genitori,
oggi la mamma dal giudice

Uccisa a otto mesi da genitori, oggi la mamma dal giudice
Lunedì 8 Luglio 2019, 06:35
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È il giorno della madre che non ha fermato il marito e ha collaborato all’omicidio della figlioletta di soli otto mesi. Imma Monti verrà sentita questa mattina in carcere e dovrà dare ulteriori spiegazioni su quanto accaduto quella notte. Il gip Luigi Levita, che ha raccolto le informazioni fornite dagi poliziotti e dalla procura, è convinto che la donna abbia collaborato all’omicidio di Jolanda, che tra i due congiuti vi fosse un «patto» e che, comunque, lei non ha fatto nulla per fermare Giuseppe Passariello. L’accusa ipotizzata a carico di entrambi è di omicidio pluriaggravato e maltrattamenti in concorso, in quanto - secondo il gip - è «assolutamente plausibile» l’ipotesi che i due, dopo aver compiuto l’omicidio, «abbiano concordato le linee difensive da tenere rispettivamente nell’immediatezza». E questo lo si intuisce quando i due vengono lasciati soli, in una stanza del commissariato di polizia, il 22 giugno. Ciò che di fatto compromette i due è il discorso su di un particolare, il cuscino, perché per i due genitori vi è il «timore che lo stesso potesse essere individuato dagli inquirenti come il mezzo attraverso il quale era stata provocata l’asfissia meccanica a danno della piccola Jolanda». Dopo qualche ora, i due tornano a discutere tra loro. Imma Monti ha detto, sconsolata, al marito: «L’omicidio lo abbiamo fatto», domandandosi poi se fosse stato opportuno sbarazzarsi del cuscino, potenziale arma del delitto. Passariello le chiede: «Gli hai detto quelle parole? Qua ci arrestano a tutti e due...siamo a posto». 
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