«Non declasseremo la linea tirrenica Delicatezza per chi dovrà lasciar casa»

«Non declasseremo la linea tirrenica Delicatezza per chi dovrà lasciar casa»
Sabato 7 Maggio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 09:01
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Il compito di mediazione in tutti i territori che hanno visto animare il dibattito pubblico è spettato a Roberto Zucchetti. Insieme con i tecnici di Italfer, incaricati di elaborare il progetto, hanno dato vita alla fase di ascolto a cui erano stati chiamati.


Cinquanta istanze presentate, cosa avete accolto degli elementi di criticità emersi?
«Non è compito della fase di dibattito pubblico decidere ma il grosso risultato è che i tecnici sono venuti sul territorio, hanno incontrato gli amministratori, raccolto le loro istanze. Adesso stanno continuando le trattative e gli aggiustamenti, il dibattito ha consentito di sollevare i problemi e capire cosa fare. Sui problemi veri ci si siede intorno ad un tavolo e si trova la soluzione».
Quindi ci saranno dei cambiamenti, su cosa in particolare?
«Il comune di Eboli presenta i problemi più grossi, gli altri sono residuali. Ci stanno lavorando i tecnici, hanno fatto molti passi avanti ma non hanno ancora trovato la quadra, la soluzione».
Quanto valgono hanno le interconnessioni che ruotano intorno all'alta velocità?
«L'alta velocità ha poche fermate, la scelta delle fermate è su aree dove si possono realizzare tanti parcheggi, tanti stalli per gli autobus. Il primo criterio è una stazione con tanto spazio intorno. La stazione di Battipaglia, ad esempio, è studiata così, un grande posteggio, molti spazi, area fuori da centro cittadino».
Le stazioni devono avere spazi, a sud di questo lotto cosa accadrà?
«Ne discuteremo prossimamente, di certo non possiamo mettere una stazione in montagna. Lo spazio è il vero tema, un tema tecnico».
Il Cilento, altra questione aperta. Cosa accadrà alla linea tirrenica?
«Non ci sarà nessun declassamento della linea tirrenica. I treni regionali a lunga percorrenza, di alta velocità, saranno mantenuti. Questo tema è emerso con forza, è stato dominante nel dibattito. La rete resterà di Rfi».
La Regione che ruolo avrà?
«Sarà fondamentale, dovrà disegnare la rete di trasporto pubblico che porta alle stazioni, inclusi tutti gli altri mezzi cosiddetti dolci, biciclette elettriche e simili. La vera sfida è questa. Il sistema di mobilità avrà dei cambiamenti frutto proprio della nuova linea e dei servizi che bisognerà prevedere».
Il progetto comprende molti abbattimenti, lei ha parlato anche con i proprietari di case, di aziende. Come ci si pone con chi dovrà lasciare casa?
«Sono ovviamente previsti gli indennizzi, ma non è solo un danno materiale. Per tale ragione ho chiesto che questa fase la si affronti anche con delicatezza, con empatia verso chi dovrà abbandonare luoghi cari, dove ci sono ricordi, affetti. Per nessuno sarà facile».
ma.si.

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