Nozze combinate tra marocchini ed italiane, l'indagine partita dall'Agro nocerino

Nozze combinate tra marocchini ed italiane, l'indagine partita dall'Agro nocerino
di Nicola Sorrentino
Martedì 23 Ottobre 2018, 15:51
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SCAFATI. Ha origine nell'Agro nocerino sarnese, precisamente nei comuni di Scafati e San Valentino Torio, l'indagine sulla combine di matrimoni tra italiani e stranieri, condotta dai carabinieri del Ros di Cosenza, che ha portato ieri all'emissione di tre misure cautelari per favoreggiamento della permanenza illegale di stranieri nel territorio italiano. Tredici gli indagati, tra i quali c'è un maghrebino che l'anno scorso viveva a Scafati, insieme al fratello, nella zona periferica di San Pietro. Da un primo controllo dei carabinieri proprio in quel domicilio, la procura ottenne il sequestro di telefoni e computer per un'indagine parallela di anti terrorismo. Gli inquirenti quel giorno di settembre nel 2017 cercavano anche una terza persona, con l'obiettivo ulteriore di trovare riscontri alla testimonianza di un altro straniero che, avendo vissuto per tre mesi nell'Agro con un altro suo connazionale, aveva raccontato di un possibile attentato di affiliati dello Stato Islamico (Isis) in terra turca. Pur non trovando elementi, i carabinieri del Ros riuscirono però a scoprire un giro di matrimoni fittizi, organizzato per far ottenere a stranieri irregolari i permessi di soggiorno. A capo del giro vi sarebbe stato S.B. , marocchino irreperibile allo stato, che si sarebbe spoato con una donna calabrese. Il prezzo per le nozze andava dai 4 ai 6 mila euro. In questo modo, l'uomo aveva ottenuto il permesso di soggiorno, così il fratello. Un terzo uomo, sempre imparentato con questi ultimi due, aveva sposato una donna di Scafati per lo stesso motivo. Nel comune dell'Agro nocerino, già anni fa, fu aperta un'indagine che coinvolse una trentina di persone, tra cui alcuni italiani, impegnati a gestire un precedente giro di nozze fasulle. Il dibattimento è ancora in corso al tribunale di Nocera Inferiore.
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