Nuovo codice della crisi d'impresa,
confronto all'Ordine commercialisti

Nuovo codice della crisi d'impresa, confronto all'Ordine commercialisti
Domenica 3 Marzo 2019, 19:27
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È una delle prime e più importanti novità legislative dell’anno, già salutata da più parti come un cambiamento epocale, ed è subito sotto i riflettori dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Salerno, presieduto da Salvatore Giordano, sempre all’avanguardia sull’analisi e lo studio dei cambiamenti normativi che toccano da vicino la categoria e l’economia del territorio: si tratta del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 38 del 14 febbraio 2019 - che dopo ben 77 anni riforma la cosiddetta Legge Fallimentare, dando un nuovo e unico impianto organico alla legislazione dell’insolvenza e una nuova rotta alla gestione e organizzazione aziendale.  

La nuova disciplina, che riorganizza nel suo complesso il sistema normativo e procedurale di riferimento, punta infatti a preservare l’attività aziendale e migliorare l'efficienza del sistema economico con l’introduzione di misure volte a favorire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese. Proprio alle “Procedure di allerta ed indicatori della Crisi” è dedicato l’incontro di approfondimento organizzato dall’ODCEC di Salerno per martedì 5 marzo (ore 14.30-17.30) presso il Salone dei Genovesi della Camera di Commercio di Salerno (via Roma).

Ad analizzare e discutere dei nuovi strumenti, oltre che dei diversi ruoli dell’intera filiera indicata dal Codice per l’emersione tempestiva della crisi prima dell’insolvenza conclamata, diversi autorevoli relatori: Giorgio Jachia, Presidente della Terza Sezione Civile del Tribunale di Salerno, la dott.ssa Iside Russo, Presidente della Corte di Appello di Salerno, Luciano Panzani, Presidente della Corte di Appello di Roma e componente della commissione Rordorf (la commissione ministeriale che ha scritto sia la legge delega che il decreto legislativo sul Codice della crisi d’impresa), il prof. Alessandro Danovi Associato di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università degli Studi di Bergamo ed esperto di indicatori della crisi. Introduce e modera il dott. Luigi Fabozzi, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Caserta. Consigliere dell’ODCEC Salerno delegato all’evento è il dott. Angelo Fiore.

«Anche se tecnicamente la Riforma sarà in vigore da giugno 2020, riteniamo fondamentale prepararci da subito e al meglio ai nuovi compiti cui è chiamata la nostra categoria – sottolinea il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Salerno Salvatore Giordano –  alla luce anche del fatto che il nuovo Codice attribuisce e riconosce, in più punti, un ruolo nevralgico dei commercialisti nell’economia del territorio: nell’elaborazione degli appositi indici economici per rilevare in modo più agevole, omogeneo ed obiettivo i segnali presuntivi di sussistenza di uno stato di crisi dell’impresa, cui è stato demandato il nostro Consiglio Nazionale; nella consulenza aziendale, di cui introduce una nuova cultura, in fase di pre-crisi; nei nuovi e maggiori ruoli di controllo interno esercitati nelle funzioni di sindaci e revisori; nell’inserimento di diritto, anche se in termini ancora da fissare da parte del Ministero di Giustizia, nel nuovo Albo Unico dei Curatori Fallimentari. Restano però ancora aperte delle incognite sulla fase operativa: la ratio della riforma è positiva, ma per un buon impatto sull’economia locale occorrono indicatori e strumenti agili e quanto più vicini possibile a professionisti e aziende. Ad esempio, il rischio burocratizzazione dopo una segnalazione di allerta da parte di creditori istituzionali è dietro l’angolo e va assolutamente scongiurato. Infine – conclude Salvatore Giordano – nell’interesse della nostra categoria, ma anche e soprattutto di chi vi si rivolge, nell’incontro di martedì ribadiremo un concetto fondamentale: la formazione specialistica è nel DNA dei dottori commercialisti e non ce ne tiriamo mai indietro, per cui l’iscrizione al nostro Ordine, prima che in altri Albi, resta il bollino di qualità imprescindibile».
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