È ripreso il cammino dell’amministrazione per provare a definire il Piano urbanistico comunale. Dopo l’annullamento del precedente Puc, che aveva provocato decine di ricorsi al Tar, l’amministrazione ha annunciato il programma delle consultazioni della cittadinanza. A partire dal prossimo 5 giugno, e fino al 21 giugno, i tecnici di Mate e l’architetto Antonio Olivieri, ascolteranno i suggerimenti dei cittadinani.
Gli incontri, che si svolgeranno presso l’aula consiliare di Battipaglia, vedranno alternarsi le diverse categorie sociali: a inaugurare gli incontri, quasi a sottolineare la vocazione del territorio, saranno gli agricoltori e gli allevatori. Il giorno seguente, il 6 giugno, sarà la volta delle scuole, settore che sta vivendo numerose trasformazioni con la costruzione di nuovi istituti scolastici. Il 7 giugno, anche in vista del Masterplan, tocca agli operatori del settore turistico e balneare. Il secondo incontro della giornata, forse quello più importante visti i rapporti da sempre tesi tra Comune e Consorzio Asi, con gli industriali battipagliesi.
Dopo una breve pausa, si riprende il 12 giugno con un’altra categoria da sempre sul piede di guerra: quella dei commercianti, che negli ultimi anni hanno visto un progressivo degrado della capacità attrattiva della città. Il 13 giugno, quindi, sarà la volta degli ordini professionali, tra cui quello degli architetti. Il giorno seguente, quindi, le associazioni nazionali. Sempre il 13 giugno, però, inizierà un’altra partita: quella degli incontri coi quartieri. Il primo a essere audito sarà il quartiere Centro-Stella, con tutte le sue problematiche di viabilità, seguito da Sant’Anna, che già è oggetto di una profonda trasformazione urbanistica con la realizzazione della Questura e del nuovo impianto sportivo. Poi, il 15 giugno, sarà la volta di Belvedere e le sue decennali difficoltà di connessione col centro cittadino. Dal 19 al 21 giugno, infine, sfileranno i quartieri Taverna e Turco, Serroni e Aversana, Lago, Spineta e Santa Lucia.
«Lo avevamo annunciato - dice la sindaca Francese - riapriamo alla partecipazione dei cittadini cercando di arricchire la prima stesura predisposta e correggendo quello che non va». Già col primo Piano, infatti, l’amministrazione aveva raccolto circa 160 osservazioni, di cui si terrà conto anche in questa seconda stesura: «Un processo democratico altissimo - conclude la prima cittadina - che servirà proprio a realizzare uno strumento di programmazione urbanistica il più partecipato possibile da parte dell’intera città».
