Karol, lacrime dopo l'omicidio:
«Ha compreso cosa ha fatto»

Karol, lacrime dopo l'omicidio: «Ha compreso cosa ha fatto»
di ​Pasquale Sorrentino
Giovedì 19 Aprile 2018, 06:30 - Ultimo agg. 15:16
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«Valuteremo la confessione resa dal mio assistito una volta acquisite tutte le carte. Procederò quindi alla richiesta di copia di tutti gli atti di indagine sino ad ora compiuti al fine di valutare la completa fondatezza della confessione del mio assistito». È questa l’unica dichiarazione del difensore di Karol Lapenta, Michele di Iesu, dopo l’interrogatorio di garanzia del diciottenne apprendista macellaio, reo confesso dell’omicidio di Antonio Alexander Pascuzzo. Lapenta avvenuta il 6 aprile a Buonabitacolo. La confessione a cui si riferisce l’avvocato del Foro di Lagonegro è quella resa la notte tra sabato e domenica scorsa, ovvero la notte successiva al ritrovamento del cadavere in fase di decomposizione dell’italo peruviano, quando i carabinieri andarono a casa di Lapenta per prelevarlo. In quella lunga notte il diciottenne di origine polacche adottato da una buona famiglia di Buonabitacolo ha confessato il delitto, ha spiegato il perché e il come. La droga, la voglia di acquisirlo anche senza avere i soldi necessari e infine i fendenti al corpo del suo coetaneo.

Lapenta ha confessato tutto direttamente al procuratore della Repubblica di Lagonegro, Vittorio Russo, in poche ore. Il tutto davanti allo stesso avvocato Di Iesu. Il diciottenne presunto assassino ha anche portato gli inquirenti nella macelleria di Montesano sulla Marcellana dove aveva riportato il coltello dopo averlo pulito. Alla fine di questa lunga notte, prima di essere trasferito al carcere di Potenza, Karol Lapenta è scoppiato in lacrime e «ha compreso – ha detto il procuratore Russo – cosa aveva fatto. Forse l’inizio di un pentimento umano». 
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