Operaio giù dal tetto: non aveva
contratto ed era sconosciuto all’Inps

Operaio giù dal tetto: non aveva contratto ed era sconosciuto all’Inps
di Paolo Panaro
Venerdì 16 Luglio 2021, 06:45
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Lavoravano senza aver alcun contratto. Rocco Scalesi, 64enne salernitano, è deceduto l’8 luglio dopo essere precipitato dal tetto di un capannone a Montecorvino Pugliano e lavorava per conto dell’impresa edile Cup 3 di Montecorvino Pugliano ma gli investigatori non hanno trovato nessun contratto di assunzione e per l’Inps è un perfetto sconosciuto.

Vicenda molto simile a quella di un altro operaio, il 53enne di Giffoni Valle Piana, che lo scorso 30 giugno è rimasto gravemente ferito ed ustionato mentre si trovava in un cantiere nautico a Pontecagnano, della società Marino Yact, ed anche lui come Scalesi non risulta assunto.

Sui due gravi infortuni sul lavoro stanno facendo luce i carabinieri della compagnia di Battipaglia, agli ordini del maggiore Vitantonio Sisto, che hanno appurato la mancanza di contratti di lavoro per entrambi gli operai. 



Il titolare della Cup 3, impresa incaricata di eseguire i lavori di ristrutturazione del capannone a Bivio Pratole, frazione di Montecorvino Pugliano, ha riferito agli investigatori che l’8 luglio è stato il primo giorno di lavoro per Rocco Scalesi. Circostanza che non convince gli inquirenti e che sono ancora a lavoro per appurare se nel capannone della famiglia Cincotti sono state rispettate le norme per tutelare il manovale che purtroppo non indossava il casco protettivo ed è deceduto dopo essere precipitato da un’altezza di circa quindici metri. Il titolare della Cup 3 e il legale rappresentante della società proprietaria del capannone, che fa capo alla famiglia Cincotti, sono indagati per omicidio colposo. Sull’altro filone d’indagine quello riguardante l’infortunio accaduto a fine giugno nel cantiere della Marino Yact, a Pontecagnano, per il momento, l’unica novità importante è quella che il 53enne, rimasto ferito ed ustionato insieme al collega 34enne residente a Salerno, non ha un contratto di lavoro e che addirittura i gestori del cantiere nautico hanno riferito che l’operaio era lì per caso ed era andato a chiedere un posto di lavoro.

L’operaio giffonese, per gli investigatori, è rimasto ferito ed ustionato mentre stava riparando un’imbarcazione insieme all’altro manovale anche lui gravemente ferito ed entrambi raggiunti dalle fiamme che hanno avviluppato una barca. Circostanze su cui è puntata l’attenzione degli investigatori e che stanno facendo di tutto per far luce sui due gravi incidenti sul lavoro. Bisognerà accertare se davvero per Scalesi l’8 luglio era il primo giorno di lavoro e nell’altro caso gli investigatori dovranno appurare se l’operaio giffonese era nel cantiere nautico per caso oppure no. 

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