Salerno, ordina pizze a domicilio
per rapinare il commesso

Salerno, ordina pizze a domicilio per rapinare il commesso
di Petronilla Carillo
Venerdì 14 Ottobre 2016, 07:00 - Ultimo agg. 11:56
2 Minuti di Lettura
Di fatto rapinava pizzerie e paninoteche ma con modalità molto particolari. Essendo ai domiciliari, ed avendo bisogno di denaro, aveva escogitato un sistema tutto suo che metteva in atto con l’aiuto, ovviamente, di un amico. Danilo Capriglione, individuato grazie all’aiuto delle telecamere e alla testimonianza delle vittime, è stato arrestato e l’altro giorno giudicato dal gip Piero Indinnimeo in abbreviato. Dovrà scontare due anni e sei mesi presso un comunità di recupero. Il giudice per le indagini preliminari lo ha dunque per il momento scarcerato anche se, al suo attivo, Capriglione ha un’altra serie di pene da espiare in cumulo.

Oltre alla rapina, comunque, il gip gli ha riconosciuto anche l’evasione dagli arresti domiciliari. 

Il ventiseienne, difatti, adottava un sistema molto particolare. A turno chiamava pizzerie e paninoteche e chiedeva di portagli pizze e panini a casa. Però non dava ne il suo cognome e neanche il suo numero civico. Di volta in volta dava nomi diversi: stando a casa, poteva facilmente studiare gli spostamenti dei suoi vicini e dare i nominativi di quanti non erano in casa. Il giovane, inoltre, chiedeva sempre di portare il resto di 50 euro. Così usciva dal proprio palazzo, spesso infilandosi nel palazzo a fianco (di qui l’evasione ) e attendeva il commesso del locale. Una volta che il ragazzo arrivava si faceva riconoscere come il cliente che aveva telefonato per la pizza o il panino a domicilio e lo faceva entrare nel portone. 

Dietro il commesso compariva sempre un amico, non ancora identificato, che con un coltello minacciava il giovane di morte. Capriglione dunque gli chiedeva di consegnargli il resto dei 50 che aveva chiesto e si faceva dare anche le cose da mangiare. Poi i due complici lasciaano libero di fuggire il commesso del locale.
I due mangiavano le pizze o i panini, a seconda di ciò che avevano ordinato, e lasciavano buste, cartoni e residui a terra. Proprio partendo dal riconoscimento da parte dei commessi dei residui lasciati a terra, gli investigatori sono riusciti a risalire alla sua identità. Ancora da identificare, invece, il complice.
© RIPRODUZIONE RISERVATA