Un ostello illegale a Palazzo Genovese, ospiti non comunicati alla Questura

Le stanze erano occupate da 12 studenti di diversa nazionalità

Una veduta di Palazzo Genovese
Una veduta di Palazzo Genovese
Carmen Incisivodi Carmen Incisivo
Martedì 15 Novembre 2022, 17:20 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 11:11
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Una struttura ricettiva abusiva è stata individuata all'interno di Palazzo Genovese, uno dei storici edifici del cuore antico di Salerno che si trova a piazza Sedile del Campo, a pochi passi da Comune, dal locale ufficio di Governo e dalla celebre Villa comunale.

 A seguito di alcune segnalazioni pervenute al comando dei vigili urbani, è stato distoposto un controllo che ha permesso di appurare l'avvio illegale dell'attività in un appartamento di proprietà di una cittadina salernitana che aveva affittato un immobile di ben 10 stanze ad un albergatore di origini lucane ma residente a Roma. 

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«Dal sopralluogo effettuato - si legge nella nota diramata dal Comune di Salerno - è emerso che alcune stanze dell’immobile erano occupate da 12 studenti di diverse nazionalità. A seguito degli ulteriori accertamenti sono emerse gravi irregolarità e violazioni di carattre urbanistico, amministrativo, fiscale e anche di rilevanza penale. Le verifiche da parte del nucleo tributario, tuttora in corso, hanno appurato che il soggetto responsabile, nella sua qualità di legale rappresentante della società conduttrice dell’immobile, non era in possesso di alcun titolo e di alcuna documentazione volta a dimostrare la legittimità dell’attività intrapresa. Peraltro non è stata esibita alcuna certificazione attestante l’agibilità urbanistica dei locali, la cui mancanza è motivo ostativo all’apertura di qualsiasi attività.

Inoltre il legale rappresentate della società ha ammesso anche di non aver mai emesso alcuna ricevuta fiscale a fronte degli incassi introitati sebbene dichiarati dagli stessi occupanti». 

Dall'attività è emersa anche una violazione, di carattere penale, legata alla mancata comunicazione degli ospiti alla Questura. Sul punto è stata informata l'autorità giudiziaria che procederà con un provvedimento sanzionatorio da 2mila a 10mila euro oltre al provvedimento di chiusura che all’esito degli accertamenti emetterà il competente settore comunale, qualora il gestore non abbia provveduto nel frattempo a regolarizzare l’attività ed a conformarla alle vigenti normative regionali in materia di attività ricettive.

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