Ostetrica contagiata e due infermiere a rischio,
niente parti in ospedale: «Non siamo untori»

Ostetrica contagiata e due infermiere a rischio, niente parti in ospedale: «Non siamo untori»
di ​Nello Ferrigno
Mercoledì 27 Maggio 2020, 06:40
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Nella notte tra lunedì e martedì nessun pianto di neonato è risuonato nelle corsie del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Umberto I. Non c’è stato nessun parto. Non è nato nessun bambino. Capita poche volte in una struttura che è tra le prime in Campania in termini di natalità con migliaia di parti l’anno. La notizia di un’ostetrica risultata positiva al tampone sembra aver impaurito le donne gravide.

«Dopo la notizia della collega che si era ammalata – racconta un’ostetrica che chiede l’anonimato – abbiamo ricevuto diverse telefonate che chiedevano informazioni sul reparto e sapere se era chiuso. Abbiamo rassicurato tutti i nostri interlocutori ma è scontato che c’è paura di venire a partorire dove si è verificata un’infezione». L’operatrice sanitaria non nasconde, insieme a tutte le altre sue colleghe, il disagio. «Non siamo – ha detto – untori. Il virus è arrivato da fuori. Lavoriamo nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza». A contagiare l’ostetrica sarebbe stata la donna che la scorsa settimana si è presentata in reparto per partorire, ma si è scoperto che era affetta da Covid-19. Ed è stata trasferita al Policlinico di Napoli. Ma potrebbe non essere finita. 

L’ostetrica di Mercato San Severino, l’infezione l’ha confermata anche il sindaco Antonio Somma, «a lei gli auguri di tutta la comunità di una pronta guarigione», era solita raggiungere l’Umberto I in compagnia di una parente che lavora come infermiera in Pediatria. La donna, negativa a tutti i test a cui si era sottoposta, precauzionalmente si è messa in quarantena restando a casa in attesa di effettuare il tampone oro faringeo. Dalla Terapia intensiva neonatale arriva, invece, la notizia che due infermiere sarebbero risultate positive al test sierologico, ora si attende il risultato del tampone per avere la certezza del contagio. Il primario Ignazio Franzese ha disposto la quarantena a casa delle due operatrici sanitarie attivando tutte le altre procedure necessarie e la sanificazione degli ambienti. Tutto il personale è stato sottoposto a tampone. 
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