Gli ex sposini a Paestum 45 anni dopo
con i biglietti e la guida conservati dal 1975

Gli ex sposini a Paestum 45 anni dopo con i biglietti e la guida conservati dal 1975
di ​Margherita Siani
Giovedì 16 Gennaio 2020, 06:20 - Ultimo agg. 10:49
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Custodire per 45 anni un biglietto e una guida. Immaginare, prima o poi, di rivedere un luogo, Paestum, dove la felicità è stata toccata a piene mani. E, dopo 45 anni, decidere di ritornare lì dove il tempo per loro non si è mai fermato. Marito e moglie sono entrati negli scavi di Paestum all’ora di pranzo, hanno visitato il parco archeologico e il museo, mano nella mano e nella mano stringendo una guida. Quella di Mario Napoli. Le pagine di una delle guide più belle della storia di Paestum hanno custodito gelosamente anche un biglietto staccato qui 45 anni fa. Costava 150 lire. Era il 22 febbraio 1975. Lui e lei si erano appena sposati, a Roma. Qui vivevano, qui vivono. Lui milanese, lei di Otranto. Paestum è stato il luogo del loro viaggio di nozze. Ieri ci sono ritornati, ricordando uno dei momenti più belli della loro vita.

Chissà quante volte hanno pensato a quel viaggio in questi anni, chissà quante volte hanno immaginato di rivedere quelle colonne dei templi e calpestare quel parco da cui tutto è iniziato. Dopo 45 anni lo hanno fatto. In vacanza per qualche giorno, stretti a quella guida e a quel biglietto che rappresentano un dolce passato, hanno varcato la soglia dell’ingresso dei templi. Gli addetti alla biglietteria hanno visto questa coppia, hanno saputo riconoscere quell’emozione e hanno chiesto. I due sposini di un tempo, oggi maturi signori, quasi non volevano essere scoperti. Ma non potevano passare inosservati i loro sorrisi, oggi come ieri emozionati nel vedere una terra calpestata con l’amore di 45 anni fa. Erano felicissimi lui e lei, hanno velocemente raccontato di quella coincidenza ricercata, del biglietto, della guida che hanno custodito sempre. Con una promessa: «Ritorneremo di nuovo qui tra 45 anni», hanno detto a mo’ di scherzo. Magari potrebbero ritornare prima, per ritrovare la stessa magia, stringendo tra le mani quel biglietto del 1975 e quello del 15 gennaio 2020. Due biglietti che valgono una storia d’amore.
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