Pagani, il sindaco chiude la villa:
disegni osceni sulla panchina di Sant'Alfonso

Pagani, il sindaco chiude la villa: disegni osceni sulla panchina di Sant'Alfonso
di Aldo Padovano
Martedì 31 Maggio 2022, 06:38 - Ultimo agg. 1 Giugno, 16:26
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Villa comunale per atti vandalici. Basta imbrattare una panchina per chiudere al pubblico l’unico polmone verde nel centro cittadino? A Pagani si. Questo è quanto annunciato dal sindaco Lello De Prisco domenica. Motivo scatenante, i disegni oltraggiosi nei confronti di una panchina raffigurante Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Il dipinto raffigurante il dottore della Chiesa, non un’immagine sacra, era stato da poco ripristinato dopo un primo atto vandalico. Disegni di cattivo gusto, al limite del sacrilegio, che spesso sono riconducibili a ragazzini o adolescenti. Stavolta, però, è stato toccato Sant’Alfonso, co-patrono della città a cui il primo cittadino è particolarmente devoto.

«La villa resterà chiusa per ordine pubblico.

Convocati già i carabinieri e la scientifica. Andremo fino in fondo, la nostra amministrazione non è disposta più a derubricare come ragazzata atti vandalici di questa portata. Indagheremo per verificare se c’è una regia dietro questi atti» ha affermato il sindaco De Prisco sui suoi social. Un pensiero ribadito anche sul palco dell’assemblea regionale “Rinnovamento nello Spirito Santo”, manifestazione religiosa che domenica si è tenuta nuovamente presso il mercato ortofrutticolo Pagani-Nocera.

«Questa terra è benedetta ma allo stesso tempo maledetta, è sempre più attaccata dal male» ha affermato Lello De Prisco, addirittura denunciando una regia occulta dietro questi atti contro la città. La città si divide. Buona parte della cittadinanza, ma anche delle opposizioni, si sono scagliate contro il sindaco. Tanti altri, invece, hanno chiesto di installare un sistema di videosorveglianza in villa. «Chiudere l’unico polmone verde della città, unico spazio per bambini ed anziani, di domenica e per atti vandalici è da folli» ha affermato il consigliere d’opposizione Vincenzo Calce chiedendo all’amministrazione di fare qualcosa di più per recuperare la villa comunale.

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