Nuovo colpo di scena al Parco del Cilento, la Regione ricorre al Tar contro il Feola bis

La Regione Campania chiede, sulla base dell'elusione di un precedente giudicato, di invalidare il provvedimento che affida a Marcello Feola la guida dell'area protetta in attesa della nomina a presidente dell'imprenditore Giuseppe Coccorullo

Il commissario dell'ente Parco Marcello Feola e il presidente in attesa di nomina Giuseppe Coccorullo
Il commissario dell'ente Parco Marcello Feola e il presidente in attesa di nomina Giuseppe Coccorullo
di Antonietta Nicodemo
Domenica 12 Marzo 2023, 07:00
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Nuovo ricorso contro il commissariamento bis del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. L’avvocato Marcello Feola si è insediato, a Vallo della Lucania, per la seconda volta il primo marzo, dopo essere stato sospeso, dall’incarico di commissario dell’ente Parco, da un’ordinanza del Tar il 22 febbraio. Il governatore Vincenzo De Luca, attraverso l’avvocatura della Regione Campania, ha depositato un nuovo ricorso al Tar contro il Ministero dell’ambiente: stavolta nel mirino c’è il decreto col quale il ministro Fratin ha reiterato la nomina di Feola a commissario straordinario. 

Il ricorso è basato sull’elusione del giudicato, cioè il Ministero avrebbe violato la decisione cautelare assunta precedentemente dal Tar. Ora la Regione chiede «la declaratoria di nullità o per l’annullamento previa sospensiva e adozione di decreto inaudita altera parte». Insomma i giudici, senza necessariamente sentire le parti, dovrebbero bloccare il commissariamento. Nelle sedici pagine del ricorso vengono ribadite le procedure per arrivare alla nomina di un presidente di un’area protetta, e quali gli errori che sarebbero stati commessi dal ministro per il commissariamento bis del Parco del Cilento. Secondo i legali rappresentati della Regione, il ministro Fratin era nelle condizioni di arrivare a firmare rapidamente il decreto per la nomina del presidente, considerando l’intesa raggiunta da Stato e Regione sul nome di Giuseppe Coccorullo. «De Luca - afferma il commissario Feola - dimostra ancora una volta una incultura giudiziaria. Queste sue rimostranze e i cavilli che solleva costantemente attestano ancora una volta la disattenzione che ha nei confronti di questo territorio. In questo momento con i sindaci siamo impegnati a redigere il Piano del Parco, uno strumento fondamentale per lo sviluppo di quest’area. Ancora una volta - attacca Feola - volta le spalle, cosa che fa costantemente quando teme di perdere potere. È un suo modo di agire a cui ci ha abituati». Feola ha ripreso il percorso da commissario straordinario assieme a Giuseppe Coccorullo, designato per la presidenza dell’ente. La procedura per la nomina è ancora in corso. I documenti devono passare al vaglio delle commissioni parlamentari che dovranno accertare l’idoneità di Coccorullo che ha già cominciato ad ambientarsi. Feola e Coccorullo, in questi giorni, hanno incontrato i sindaci e i presidenti delle Comunità montane per atti propedeutici alla redazione del Piano del Parco. «Coccorullo sarà il nuovo presidente - ricorda - ho ritenuto opportuno avvicinarlo al territorio».

In attesa che il Tar si pronunci Feola resta in sella.

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