Paziente fragile va dal medico di famiglia
per il vaccino ma non riceve risposta

Paziente fragile va dal medico di famiglia per il vaccino ma non riceve risposta
di Carmen Incisivo
Venerdì 19 Marzo 2021, 06:00 - Ultimo agg. 20 Marzo, 19:51
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Non un “no”, una risposta evasiva o semplicemente attendista. Nessuna risposta, solo un allegato inviato da un medico di base a una paziente che aveva fatto richiesta di registrazione alla piattaforma per la campagna vaccinale delle persone fragili per motivi di salute. L’allegato in questione è una nota che – spiegherà poi la sezione provinciale della Federazione dei medici di medicina generale attraverso le parole del presidente Francesco Benevento – viene inviata agli iscritti alla federazione in data 16 marzo, in pieno caos, e che comunque non doveva essere indirizzata a persone esterne alla categoria perché non pertinente – trattandosi di considerazioni diramate ai medici - certamente non a un paziente. Men che meno in risposta a richiesta garbata e circostanziata di adesione alla campagna vaccinale, in osservanza a quanto reso noto dalla Regione Campania e in sussistenza delle condizioni, come specificato anche da un medico specialista che tiene in cura la paziente e che caldeggia la somministrazione del vaccino. E invece, nel bailamme che in questi giorni ha contraddistinto l’apertura di questa nuova fase, succede anche questo. Che a una paziente non venga detto “si” o “no”, magari fornendo una motivazione ma gli vengano sbattuti in faccia i problemi che sono sorti nella governance tra istituzione e associazione di categoria. “Dispiace per questo accadimento ma sono sicuro sia un caso isolato – commenta il presidente provinciale di Fimmg, dottor Francesco Benevento – i pazienti e il loro diritto alla salute sono e restano la nostra priorità, com’è sempre stato del resto.

Sulla campagna vaccinale in particolare e in generale rispetto alla pandemia, siamo orgogliosi di dare il nostro contributo, come abbiamo fatto fin dall’inizio di questo anno difficile. Non ci tiriamo affatto indietro, non lo abbiamo mai neanche pensato ma abbiamo bisogno di essere facilitati nell’organizzazione del lavoro che, in questo periodo più che mai, ha dei carichi veramente importanti da gestire”. La tempesta, intanto, comincia a placarsi perchè la sezione di Salerno della Federazione fa sapere che comunicherà in giornata ai medici che occorre partire con le registrazioni dei pazienti fragili per non infliggere ulteriori rallentamenti alla campagna vaccinale, nella speranza che gli organi regionali preposti prendano in considerazione alcune evidenze presentate proprio dai medici di base.

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