Scuola, rivoluzione cattedre:
via 682 prof ma rebus assunzioni

Scuola, rivoluzione cattedre: via 682 prof ma rebus assunzioni
di Gianluca Sollazzo
Giovedì 7 Marzo 2019, 06:45
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C’è dietro l’angolo un ricambio generazionale di docenti. Si prospetta una rivoluzione dietro le cattedre di ogni ordine e grado. Da settembre si libereranno nel Salernitano ben 682 cattedre dopo la doppia tranche di pensionamenti. Il dato è confermato dal ministero dell’Istruzione a chiusura dei termini per poter presentare le istanze di cessazione di servizio. Tra pensionamenti per Quota 100 (62 anni di età e 38 di servizio) e secondo i vecchi requisiti di legge, è prevista una fuga dalla scuola senza precedenti. Alla finestra c’è il mondo dei precari che aspetta il proprio turno. Tra precari delle Graduatorie a esaurimento, quelle di merito del 2016 e del concorso 2018. Il turnover comunque ci sarà soprattutto alle scuole medie e superiori, dove c’è meno affollamento di precari nelle graduatorie. 

Le istanze di pensionamento presentate dai docenti alla data del 13 dicembre 2018 nel Salernitano sono ben 284 nei vari ordini di scuola: si tratta di insegnanti che hanno chiesto il collocamento a riposo secondo i vecchi requisiti di legge alla data di dicembre scorso. Poi, entro il 28 febbraio è scoccato il termine per presentare domanda di pensionamento secondo i requisiti della Quota 100, ovvero 62 anni di età e 38 di contributi per servizio. Secondo quanto confermato dal ministero dell’Istruzione, in città e in provincia le domande di pensionamento Quota 100 hanno riguardato 398 docenti, più di quelle presentate a dicembre. «Occorre ricordare – fanno sapere da Viale Trastevere - che tali domande non sono automaticamente cessazioni effettive, si tratta di dati provvisori. I requisiti per il pensionamento dovranno essere verificati dall’Inps». Le 682 istanze di pensionamento presentate da maestre e prof saranno esaminate fino a giugno. Poi si avrà un quadro definitivo dei posti liberi. Per adesso comunque, si tratta solo di previsioni. Un dato però è certo: c’è voglia di fuga. Tra prof e maestre più in là con gli anni e con trent’anni di servizio serpeggia la convinzione di aver profuso il massimo sia in termini di sforzo fisico che di impegno professionale e didattico. Ma la fuga dei docenti non colpisce solo la provincia di Salerno. 
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