Piazza della Libertà, rinvio
e nuovo stop fino a settembre

Piazza della Libertà, rinvio e nuovo stop fino a settembre
di Diletta Turco
Giovedì 16 Maggio 2019, 12:00
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Non partirà per ora il cantiere per il completamento di piazza della Libertà. Almeno fino a quando il tribunale amministrativo regionale non si pronuncerà con una sentenza di merito, e cioè il 18 settembre, data in cui è stata fissata l'udienza pubblica in cui i giudici del Tar si esprimeranno in merito all'assegnazione di questa ultima parte dei lavori. Si prospetta, quindi, un nuovo stop per l'opera pubblica i cui lavori sono stati inaugurati, per una strana ironia della sorte, proprio il 18 settembre, ma del 2009. A distanza, dunque, di dieci anni esatti arriverà la pronuncia si spera definitiva che darà il via libera al completamento della piazza.

La decisione è arrivata ieri mattina in Camera di Consiglio nella prima udienza fissata al Tar dopo il ricorso presentato dai legali dell'associazione temporanea di imprese Pamef Appalti Srl - Sacco Giovanni Srl - Elett.R.A. Srl - Di Maio Geom. Francesco Srl, che, in prima battuta, aveva vinto la gara di 13 milioni di euro per la realizzazione dei lavori. Salvo, poi, essere esclusa dalla procedura stessa per via di alcuni motivi tecnici. L'appalto è passato, dunque, al secondo classificato, e cioè l'associazione temporanea di imprese Elettrica salernitana, Cicalese impianti e Rcm Costruzioni. Il ricorso è stato presentato il 7 maggio. Nei giorni successivi, sono state depositate anche le memorie di costituzione sia del Comune che del gruppo di aziende attualmente titolari dei lavori di piazza della Libertà. Ma è di pochi giorni fa il documento che ha contribuito a portare i giudici della prima sezione del Tar a scegliere la strada di un giudizio di merito diretto. È il gruppo di imprese attualmente titolare dell'appalto ad avere presentato quello che in gergo tecnico viene definito un «ricorso incidentale», e cioè una serie di altri motivi, tutti diversi da quelli che hanno portato i dirigenti del Comune ad escludere dalla gara la Pamef Appalti Srl - Sacco Giovanni Srl - Elett.R.A. Srl - Di Maio Geom. Francesco Srl.
 
Il futuro di piazza della Libertà, dunque, passerà necessariamente per l'udienza del 18 settembre, perché il giudizio di merito entrerà nel dettaglio della questione, analizzando i tanti punti interrogativi che hanno contrassegnato l'assegnazione del cantiere. Confermando la decisione del Comune, o smentendola. Ecco perché la sentenza di settembre metterà comunque un punto nell'assegnazione dei lavori. Che tornino nelle mani del primo gruppo, o che restino al raggruppamento con la Rcm Costruzioni ad ogni modo dopo la sentenza si potrà assegnare l'opera. E firmare il contratto di lavoro che, da settimane, è pronto nei cassetti degli uffici comunali, in attesa solo di conoscere il nome del destinatario. E intanto, fino alla pronuncia dei giudici del Tar di Salerno cosa succederà al cantiere? Praticamente nulla. Il cantiere, dunque, almeno fino al settembre dovrà essere controllato, soprattutto di notte. Per evitare quello che già successe, in ordine di tempo, nei locali del primo piano dell'allora costruendo Crescent e, poi, proprio nella zona coperta del sottopiazza della Libertà. Già prima della consegna del cantiere alla Comes che ha fatto la messa in sicurezza della struttura dopo il cedimento di una porzione di solaio, l'amministrazione comunale dovette provvedere alla pulizia della zona. Che era diventata non solo una discarica a cielo aperto con rifiuti di ogni genere, ma anche luogo di bivacco di persone senza fissa dimora. E i costi per la guardiania e il controllo di un cantiere «fermo» non rientrano, ovviamente, nei fondi complessivi destinati all'opera stessa. Ma sono oneri che, per i mesi necessari fino all'avvio del cantiere, dovranno essere sostenuti da palazzo di Città. E che oscillano su una media mensile di 5mila euro che, moltiplicato almeno per i quattro mesi di attesa fino a settembre, arrivano a 20mila euro.
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