Picchia il padre e la madre,
preso dopo ore di trattative

Picchia il padre e la madre, preso dopo ore di trattative
di Nicola Sorrentino
Lunedì 27 Maggio 2019, 09:33
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Picchia i genitori con un bastone, facendo perdere i sensi al padre e provando poi a sottrarsi all'arresto, quando la polizia ha fatto irruzione in casa sua. È la violenza fermata ieri dalle forze dell'ordine, nella periferia nocerina. Un padre e una madre maltrattati da tempo. Una quotidianità caratterizzata da violenza, minacce e anche tentativi di estorsione. Ieri, l'ennesimo episodio che poteva costare caro alla coppia di coniugi, presa a botte dal proprio figlio di 25 anni, con uno sgabello di legno. Il ragazzo era già noto alle forze dell'ordine per una serie di precedenti penali che già gli erano costati diverse misure cautelari.

I SOCCORSI
Ora si trova in carcere, accusato di lesioni e maltrattamenti. L'operazione è stata condotta dagli agenti agli ordini del vice questore Luigi Amato. I poliziotti sono intervenuti in via Iodice, nell'abitazione dove era in corso la violenta lite in famiglia. All'ingresso della casa al primo piano, gli agenti hanno trovato un uomo di 57 anni a terra. Era riverso sul pavimento, privo di sensi. Dopo averlo soccorso, la polizia ha scoperto che a ridurlo in quelle condizioni era stato il figlio, un ragazzo di 25 anni. Dopo aver aggredito e picchiato il padre, aveva fatto lo stesso con la madre. Quando gli agenti hanno fatto irruzione in casa, il ragazzo è andato a chiudersi in una stanza, con lo scopo di non farsi arrestare. A quel punto la polizia ha intavolato una lunga trattativa per farlo uscire e per convincerlo a consegnarsi. Dopo diverse ore, il 25enne è stato arrestato con l'accusa di lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia.

 

Il giovane ha un problema di tossicodipendenza e risulta anche destinatario di diversi precedenti, quali rissa, evasione, lesioni personali, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale ed estorsione. Un soggetto ritenuto pericoloso, in virtù anche di una misura di sicurezza di ricovero in una struttura Rems (struttura sanitaria d'accoglienza), già disposta dal gip del tribunale di Nocera Inferiore. Un provvedimento deciso dopo una condanna che il ragazzo aveva subito per estorsione. Più volte la polizia lo aveva denunciato per una lunga serie di atti di violenza e maltrattamenti, commessi sempre nei riguardi dei propri genitori. Il più delle volte, con l'obiettivo di estorcergli denaro che serviva a comprare le dosi di sostanza stupefacente. Delle pretese che quasi sempre erano poi sfociate in violenza, con il padre e la madre costretti a subire le aggressioni del figlio. Il ragazzo era stato scarcerato lo scorso 11 aprile, ma aveva reiterato nei suoi comportamenti, tanto da guadagnarsi altre tre denunce all'autorità giudiziaria, con la stessa accusa di sempre: estorsione. Dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Salerno, mentre i genitori, vittime della violenza, sono stati soccorsi e curati presso il pronto soccorso dell'ospedale Umberto I. Le loro ferite sono state giudicate guaribili in pochi giorni. Diverse le contusioni riscontrate dai medici. Per quest'ultimo episodio, la polizia ha richiesto alla procura l'emissione di un aggravamento della misura del ricovero in Rems per il ragazzo 25enne, mentre al questore e all'autorità provinciale di pubblica sicurezza l'adozione della misura della sorveglianza speciale. Nei prossimi giorni, il giovane comparirà dinanzi al giudice per l'interrogatorio di garanzia.
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