Il Piccolo Teatro del Giullare
inaugura nel ricordo di Lunari

Il Piccolo Teatro del Giullare inaugura nel ricordo di Lunari
Giovedì 3 Ottobre 2019, 18:32
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Ricordare Luigi Lunari, scomparso lo scorso 15 agosto all’età di 85 anni, attraverso le parole della commedia in due atti “Il Maestro e gli altri” è quanto ha scelto di fare il Piccolo Teatro di Salerno per aprire la stagione 2019/2020. E così sabato 5 ottobre 2019, alle ore 21, si va in scena. «Quando ho letto, per la prima volta, Il Maestro e gli altri, mi sono divertito come non mi capitava da tempo, perché è il ritratto fedele, scanzonato e implacabile di tutte le gioie, arrabbiature, intemperanze e depressioni che accompagnano l'esistenza di chi ricopre un ruolo apicale nella nostra società», scrive il regista Andrea Carraro nelle note di presentazione.

Dodici sono gli attori in scena: Gaetano Fasanaro (il Maestro, regista e direttore del Teatro), Amelia Imparato (Tina Ninchi, segretaria generale del Teatro), Vanni Avallone (Enrico Damico, segretario della Scuola di Teatro e Adolfo, barbiere di fiducia), Maurizio Barbuto (Carlo Battistozzi, assistente alla regia), Andrea Bloise (Renato del Cardine, attore professionista), Mimma Virtuoso (Susanna Ponchia, segretaria amministrativa), Alfredo Micoloni (Paolo Nuvolari, autista del Teatro), Rocco Giannattasio (Gregorio Italia, addetto pubbliche relazioni), Allegra Scotti (Maria D’Aprile, addetta rapporti con le aziende), Augusto Landi (Augusto Cuccurullo, fattorino del Teatro), Carlo Orilia (Carlo Valli, centralinista del Teatro) e Matteo Amaturo (Matteo Dogliani, custode del Teatro). Luci, musiche e coreografie sono di Virna Prescenzo che firma anche la direzione artistica del cartellone.
 
Diciannove sono gli spettacoli che danno vita a un ideale viaggio tra il teatro di ieri e oggi. Quattordici sono le compagnie ospiti; cinque le produzioni della Compagnia del Giullare. Non manca anche qualche prima assoluta, così come dei piacevoli ritorni, come “Il Maestro e gli altri”. Tra le novità di questa stagione c’è quella di conquistare il palato degli spettatori con l’apeateatro, una proposta di gusto che sarà salata il sabato e dolce la domenica. Si tratta di una formula pensata per far diventare sempre di più il teatro un luogo nel quale incontrarsi e confrontarsi, prima del “si è di scena”.
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