Piepaolo, due indagati
la verità dall'autopsia

Piepaolo, due indagati la verità dall'autopsia
di Carmen Incisivo
Martedì 28 Dicembre 2021, 08:33
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Saranno gli esiti degli esami istologici a chiarire la causa della morte del 28enne Pierpaolo Barbato che, il 20 dicembre, è morto poche ore dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo dove si era recato per dolori allo stomaco. Nel tardo pomeriggio di ieri il medico legale incaricato dalla Procura il magistrato titolare dell'inchiesta scaturita dalla denuncia della famiglia del 28enne, sporta presso la stazione dei carabinieri di Mercatello, è Claudia D'Alitto Pasquale Giugliano ha effettuato l'esame autoptico sulla salma del giovane. L'indagine anatomopatologica è durata circa due ore, un tempo durante il quale non è stato possibile osservare cause macroscopiche che confermassero o smentissero l'ipotesi della morte che ormai da una settimana è attribuita genericamente a un problema cardiaco.

Intanto la procura si muove anche su un altro fronte: sono due gli avvisi di garanzia emessi nella giornata di ieri a seguito dell'identificazione e segnalazione, effettuata invece nei giorni scorsi, di cinque persone, tra medici e sanitari, che a vario titolo avevano avuto a che fare con il 28enne nel corso della sua permanenza all'interno delle sale del pronto soccorso del nosocomio cittadino. Si tratterebbe, secondo le prime informazioni filtrate ieri alla ripresa delle attività di indagine dopo lo stop imposto dalle festività natalizie, di un medico e di un infermiere. Sarebbero stati due, dunque, i professionisti entrati in contatto con Pierpaolo Barbato e per il momento la procura ha emesso gli avvisi in modo che potessero essere parte attiva, attraverso consulenti e legali, di queste prime delicate fasi d'indagine. Nel corso dell'esame autoptico, durante il quale sono stati prelevato campioni di tessuti, soprattutto della regione cardiaca, che ora dovranno essere analizzati in laboratorio, era presente anche il dottor Ferdinando Chiumiento primario della rianimazione dell'ospedale di Eboli e referente, assieme al dottor Saggese Tozzi, dell'emergenza Covid per l'Asl di Salerno.

Chiumiento è perito di parte della difesa. Al momento, dall'autopsia filtra praticamente nulla: nessuna causa macroscopica è stata osservata dunque occorrerà attendere le risultanze degli esami istologici sui tessuti che dovrebbero aiutare i periti tecnici a stabilire quale sia la causa dell'improvvisa morte del giovane. L'ipotesi che sembra prendere sempre più quota è quella di un problema cardiaco: non è detto, però, che si sia trattato di un infarto perché a provocare il decesso potrebbe essere stato un problema a carico della vena aorta che, soprattutto nei giovani, spessissimo risulta letale. La partita giudiziaria si giocherà tutta sul chiarire se il decesso del giovane fulminato mentre si trovava a lavoro presso la struttura alberghiera che gestiva assieme al fratello potesse essere evitato o meno. È proprio questa, infatti, la domanda che ha spinto i genitori del giovane a sporgere denuncia chiedendo contestualmente sequestro della salma e della cartella clinica.

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E mentre la carrella clinica resta tra gli atti in mano alla procura che entro due mesi dovrà ricevere le risultanze dell'autopsia, la salma di Pierpaolo è stata restituita alla famiglia che potrà così organizzare l'ultimo saluto a questo ragazzo volato via troppo presto. I funerali, stando a quanto filtrato da fonti vicine alla famiglia, dovrebbe svolgersi nella giornata di domani. Intanto le spoglie di Pierpaolo restano presso la sala mortuaria del Ruggi, vegliate per l'ultima volta da tutti coloro che l'hanno amato e che ancora non riescono a capacitarsi di questa tragica scomparsa. I funerali di Pierpaolo domani mattina alla parrocchia Gesù Risorto al parco Arbostella.
 

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