L'addio al pizzaiolo ucciso, il parroco:
«Non rispondete al male con il male»

L'addio al pizzaiolo ucciso, il parroco: «Non rispondete al male con il male»
di Paola Desiderio
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 06:35 - Ultimo agg. 09:12
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Un lungo applauso, il lancio di palloncini bianchi e rossi e i cori degli amici ultras: «Francesco vive. Francesco uno di noi», accompagnati dall’accensione di fumogeni, hanno accolto l’uscita della bara di Francesco De Santi dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, dove ieri mattina si sono svolti i funerali del pizzaiolo ucciso domenica notte da Enzo Galdoporpora.

Un dolore incolmabile quello della mamma Elvira che per tutta la funzione è rimasta accanto alla bara.

«La morte di Francesco è una morte tragica, che in sé esprime dolore, ma soprattutto esprime quel mal di vivere che tante volte leggiamo e sentiamo e che purtroppo è arrivato a toccare anche la nostra comunità» ha detto don Valeriano Pomari durante l’omelia. «Quel male che alimenta se stesso che a volte viene vissuto con familiarità. Ed è proprio questa familiarità che ci fa credere che sfiorare il male ci renda più forti e ci renda immuni dalle conseguenze del male. Ma non è così. La morte è la conseguenza di tutto questo». Il parroco ha esortato a non alimentare il male con altro male: «La sua morte non deve essere inutile: al male non dobbiamo rispondere con altro male. L’unica risposta che possiamo trovare è quella della croce che ci dice che il male è stato sconfitto dal bene».

Al termine della cerimonia funebre ha preso la parola il sindaco Franco Alfieri: «Non ci sono parole giuste per colmare la voragine che si è aperta nel cuore di Pasquale ed Elvira. Una mamma e un papà che perdono un figlio è una cosa innaturale. Ma al sindaco tocca anche questo per rappresentare una comunità che è sgomenta per la morte di un giovane di poco più di 30 anni avvenuta in modo atroce. Queste sono cose che di solito avvertiamo lontane, poi ci accorgiamo che capitano nelle nostre case e dobbiamo sentirle come nostre». 

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