Un gesto probabilmente premeditato, organizzato e pensato nei minimi particolari nonostante nulla facesse presagire qualche stato di insofferenza o debolezza. È giallo sulla morte del giovane di Pontecagnano Faiano che nella notte tra domenica e lunedì ha deciso di porre fine alla sua vita lanciandosi dalla gru di un grande cantiere residenziale ancora in fase di costruzione. Ha scelto la zona orientale di Salerno e una fredda notte di gennaio, quando tutti ormai sono alle prese con le ripartenze e con l'organizzazione per una nuova settimana di routine e quotidianità dopo le vacanze natalizie.
Il giovane, che avrebbe compiuto 30 anni a febbraio, avrebbe prima parcheggiato la sua autovettura poco distante e precisamente nell'area di sosta del nuovo centro commerciale della zona di via Allende, poi avrebbe raggiunto a piedi il luogo dove sono in corso i lavori di costruzione di alcuni palazzi e scavalcando la recinzione posta a delimitazione del cantiere. Avrebbe raggiunto la gru, salendoci per poi gettarsi nel vuoto. A scoprire il cadavere, in tarda serata, è stata la guardia giurata addetta al controllo del cantiere (poco dopo le 22.30). Il ragazzo potrebbe aver atteso il cambio di turno degli addetti alla vigilanza e alla supervisione per agire indisturbato e per non rendersi visibile, sfruttando anche la zona poco illuminata.
Ed è soprattutto questo particolare che farebbe pensare che tutto sia stato pensato e organizzato. Dalle telecamere di videosorveglianza prese in esame dalle forze dell'ordine, grazie anche alla proprietà del cantiere che è riuscita a fornirle in maniera tempestiva, è chiara la dinamica. Dalle immagini video, infatti, sembrerebbe vedersi in maniera limpida il giovane che supera la recinzione e poi sale sulla gru in maniera volontaria, scegliendo quella postazione per togliersi la vita. Il giovane del comune picentino non era legato in alcun modo a quel cantiere: non vi lavorava e non vi aveva mai lavorato, non era neanche un futuro residente di quelle case ancora in costruzione. Sul posto, le forze dell'ordine tra cui la polizia scientifica e il magistrato di turno, hanno lavorato fino a mattinata inoltrata per chiarire le dinamiche e soprattutto per risalire all'identità della salma. La notizia corre veloce tra gli amici del giovane ma, stando a quanto trapela, niente avrebbe fatto pensare ad un gesto estremo da parte del ragazzo che - anzi - si mostra sorridente e affettuoso sui social, dove abbraccia la fidanzata con la quale fino a luglio si era scambiato tenere frasi d'amore. Nessuna avvisaglia e nessun biglietto che spiegassero il gesto sono stati ritrovati sul luogo del suicidio.
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