Marzia Capezzuti, ipotesi strangolamento: ​«Buttata via come un rifiuto»

Si attende l'esito dell'esame Dna per avere certezza che il corpo ritrovato sia il suo

Marzia Capezzuti
Marzia Capezzuti
di Angela Trocini
Venerdì 2 Dicembre 2022, 09:32 - Ultimo agg. 09:47
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«Marzia è stata trasportata e scaricata come un residuo, un rifiuto». Non ha dubbi l'avvocato Nicodemo Gentile, ospite della puntata di mercoledì della trasmissione «Chi l'ha visto», che il corpo ritrovato in avanzato stato di decomposizione lo scorso 25 ottobre in via del Querceto a Montecorvino Pugliano, sia di Marzia Capezzuti, la 29enne milanese di cui non si hanno più notizie dallo scorso 8 marzo.

Per avere la certezza, bisognerà attendere l'esito del Dna (previsto per questo mese) e un po' di più per chiarire con esattezza le cause della morte, sebbene da un primo esame del cadavere siano state riscontrate lesioni al braccio destro, all'altezza delle costole e alle gambe (dovute presumibilmente da precedenti percosse) ed anche, a quanto pare, all'osso ioide: circostanza che farebbe presupporre la morte per soffocamento. Il cadavere ritrovato non ha più i denti davanti.

L'ultima volta che Marzia è stata vista viva, come ha raccontato il legale che rappresenta la famiglia della 29enne, è la sera del 7 marzo «è uscita dall'abitazione dei Vacchiano sorretta da Damiano, Barbara e il figlio minore di quest'ultima» (tre dei sette indagati) e indossava dei pantaloni di un pigiama o tuta. Non è escluso che la ragazza sia stata portata via da quella casa forse per evitare sospetti da parte dei vicini. E il cadavere ritrovato aveva dei pantaloni blu a fantasia con stelle e fiori e tre maglie una sull'altra, ai piedi non aveva scarpe ma un paio di calzini scuri, mentre nel giardino del casolare abbandonato dove è stato ritrovato il cadavere è stata repertata una ciabatta da donna di colore azzurro, al vaglio degli esperti del Ris così come sono iniziate le perizie su alcuni oggetti sequestrati come, ad esempio, alcuni telefonini (oltre quello già sequestrato in cui ci sarebbe il messaggio di uno degli indagati che affermerebbe «stiamo spostando un cadavere»), una fodera, un materasso (su cui avrebbe potuto dormire Marzia) ed anche una pistola con diverse munizioni.
 

Ritornando al cadavere ritrovato, non è ancora chiaro se la donna sia stata segregata, dopo essere stata picchiata violentemente, e lasciata morire di stenti. O uccisa ed abbandonato il corpo senza vita nel casolare in cui è stato trovato. Se il cadavere risulterà essere quello di Marzia Capezzuti si è anche avanzata l'ipotesi, nel tentativo in trasmissione di ricostruire l'accaduto, che a settembre ci sia stato lo spostamento del cadavere stesso (un mese prima del ritrovamento) in quanto nei pressi del casolare fu ritrovata una Panda di colore rosso rubata il giorno precedente a Pontecagnano.
 

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