La rotta illegale dei rifiuti speciali:
«bottino» da un milione al porto

La rotta illegale dei rifiuti speciali: «bottino» da un milione al porto
di ​Petronilla Carillo
Sabato 15 Settembre 2018, 06:30 - Ultimo agg. 07:14
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«Masserizie» dall’Italia all’Africa attraverso uno spedizioniere italiano. Sempre lo stesso. Ma, la particolarità, è che mittenti e destinatari erano tutti nordafricani. Un dettaglio che non poteva non insospettire i finanzieri del Nucleo operativo del Gruppo Salerno - agli ordini del tenente colonnello Sebastiano Barbato - i quali hanno avviato, al porto di Salerno, una serie di controlli su sette container diretti a Burkina Faso. Controlli che hanno consentito di portare alla luce un traffico illecito di rifiuti speciali e non solo. Sessanta tonnellate di merce (che tutto era fuorché masserizie) è stata sequestrata per un valore di oltre un milione di euro. Si tratta di pneumatici, motori ed accessori auto e tir, compressori di frigoriferi ancora carichi di gas ma anche pannelli fotovoltaici ed oltre mille accumulatori elettrici per ripetitori, tutti rubati in diverse zone d’Italia, ai danni delle società di telefonia nazionale. Sette, per il momento le persone indagate dal sostituto procuratore Elena Guarino. Ma gli approfondimenti dei finanzieri continuano. Anche perché questi prodotti venivano esportati con documentazioni e attestazioni del tutto falsificate. In questo modo anche i dazi da pagare all’Ufficio dogane è stato falsato con ovvie conseguenze di natura fiscale a carico degli indagati. 
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