Praiano, il sindaco ai domiciliari
per una mini-mazzetta da 250 euro

Praiano, il sindaco ai domiciliari per una mini-mazzetta da 250 euro
di Mario Amodio
Sabato 6 Giugno 2020, 08:19 - Ultimo agg. 08:21
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È finito in manette con l'accusa di concussione, per giunta in flagranza di reato. Il sindaco di Praiano, Giovanni Di Martino, è da ieri agli arresti domiciliari, per effetto di un presunto passaggio di denaro dalle mani di un libero professionista che qualche giorno prima si era rivolto agli agenti della questura di Salerno. E sono stati gli uomini della squadra mobile, a conclusione dell'attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno, nel pomeriggio di ieri, ad aver proceduto all'arresto in flagranza di reato del 46enne primo cittadino di Praiano, che peraltro, da qualche anno, riveste anche la carica di presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi. I fatti che avrebbero determinato l'arresto, stando a quanto si apprende da una nota della Questura, fanno riferimento alla denuncia sporta, presso gli uffici della squadra mobile di Salerno, nella serata di giovedì, da un libero professionista che avrebbe rivelato la richiesta concussiva nei suoi confronti da parte del sindaco del piccolo comune della Divina. In particolare, il denunciante, nell'ambito della sua attività professionale di amministratore di un condominio relativo ad un immobile ubicato in Praiano, pare avesse avuto un contatto con il sindaco di Praiano per la soluzione di alcune problematiche. Nello specifico, al termine della scorsa estate, sarebbero stati riscontrati alcuni problemi al sistema fognario dello stabile e dopo aver dato incarico e pianificato gli interventi necessari al ripristino della funzionalità del sistema fognario dell'immobile, pare fosse stato verificata la presenza di ulteriori criticità sulle tubature principali lungo la strada comunale.

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L'uomo che ha denunciato la richiesta concussiva nei suoi confronti da parte del sindaco, lo scorso mese di maggio, pare avesse appreso che sarebbero stati effettuati dei lavori sulla rete fognaria principale e del fatto che il Comune stava per eseguire degli scavi proprio in prossimità dell'entrata del suo parco. Pertanto, avrebbe provveduto a incaricare il suo tecnico di concordare con la ditta esecutrice dei lavori l'intervento di riparazione, poi eseguito, sulla rete fognaria nella parte di pertinenza del condominio. Nel pomeriggio di mercoledì 3 giugno, l'amministratore del condominio sarebbe stato contattato direttamente dal sindaco di Praiano e invitato a raggiungerlo presso la residenza municipale. E nel corso del colloquio. stando a quanto denunciato agli uomini della mobile di Salerno gli avrebbe chiesto, «per regolarizzare la pratica ed evitare possibili ripercussioni amministrative e pecuniarie e lungaggini burocratiche, la cifra in contanti di 250». Dopo di ciò, si sarebbero dati appuntamento per ieri a Salerno dove sarebbe dovuta avvenire la consegna della somma. E nel pomeriggio, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Salerno, che assumeva la direzione delle indagini, è stato predisposto uno specifico servizio di pedinamento da parte degli agenti della Squadra Mobile che, nei pressi di un bar di via Roma, dopo aver osservato «il prevenuto mentre intascava la dazione di danaro richiesta dalle mani della vittima», procedevano all'arresto in flagranza di reato del primo cittadino di Praiano che, dopo le formalità di rito, è stato condotto agli arresti domiciliari presso l'abitazione di residenza. Una notizia che si è diffusa come una biglia impazzita da un capo all'altro della Costiera e che ha creato sconcerto e incredulità in quanto il giovane sindaco è stato sempre ritenuto persona corretta e misurata.
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