Preghiere e cori per la Salernitana
in classe col maestro capo-tifo

Preghiere e cori per la Salernitana in classe col maestro capo-tifo
di Gianluca Sollazzo
Venerdì 6 Maggio 2022, 07:28
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«Preghiamo per la Salernitana affinché questa volta vinca senza farci soffrire». È accaduto in una classe della scuola elementare Matteo Mari, dove un maestro ha chiesto ai suoi alunni di pregare per la Salernitana. Prima la preghiera, poi i canti da stadio. E per finire il coro dedicato all'attaccante Milan Djuric, vero artefice della corsa salvezza dei granata. Sacro e profano che si mischiano in una classe con bambini muniti rigorosamente di mascherina. Volti ingenui. Nuove generazioni che vivono il sogno salvezza della loro squadra del cuore. Ma il teatro di quanto accaduto è una scuola pubblica di Salerno.

Il video gira da ieri in rete e sui social, dividendo il mondo della scuola. «Comprendiamo l'entusiasmo, ma quel video non andava girato», dicono i presidi. Il video sta spopolando in rete. E la scuola dove la classe ieri ha pregato per la Salernitana ed incitato i suoi giocatori è una dell'istituto comprensivo Matteo Mari di Torrione. «L'iniziativa del docente, che ha sorpreso anche me, è supportata unanimemente dai Genitori della classe, che apprezzano lo sforzo del Maestro di creare gruppo - dichiara la preside del comprensivo Mari, Mirella Amato - sostenendo la crescita di un sano fair play nelle giovani generazioni, perché siano capaci di assecondare le proprie passioni facendone occasione di allegria e coralità, senza animosità verso l'avversario». Un maestro super tifoso, trascinato dalla passione, che incita e prega insieme ai suoi alunni per i granata. «L'azione didattica è anche tesa all'inclusione di tutti gli alunni della classe - continua la preside della Mari, Amato - il docente è specializzato nel sostegno, unendoli in comune accordo anche in una candida preghiera in favore dei loro campioni». La preside della Matteo Mari riconosce che «nonostante sia contestabile l'azione di rendere pubblica l'iniziativa, se poi questo rito propiziatorio abbia favorito addirittura la vittoria della squadra locale, ogni cittadino salernitano potrà apprezzare i bimbi ed il loro Maestro».

La Salernitana-mania sta infiammando proprio tutti. Anche i docenti, gli educatori e i presidi. Sui social non si contano più i video di educatori allo stadio a tifare per i granata. Il video virale in rete però non è condiviso da alcuni dirigenti scolastici salernitani. E l'Ufficio scolastico regionale ha avviato indagini. «Verificheremo quando accaduto», dice il diretto da Ettore Acerra, interessato a capire perché il video di una classe elementare sia finito in rete.
 

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«L'entusiasmo dell'intera città, per quanto giustificato - dichiara Claudio Naddeo, preside rettore del Convitto Tasso nonché presidente provinciale Associazione nazionale presidi - rischia di andare oltre e anche un momento scolastico rischia di essere male interpretato». «Sono senza parole - dice la preside del liceo Tasso, Carmela Santarcangelo - Chi ha fatto le riprese, aveva le liberatorie? Sono solo triste per il fatto che anche gli educatori a volte perdono di vista le modalità di utilizzo dei social». «La mescolanza tra sacro e profano è inopportuna. Se ci fosse stato solo il coro della Salernitana sarebbe stato un senso identificativo - dice Elisabetta Barone, preside del liceo Alfano I - La cosa inopportuna è stata quella di registrare il video e mettere sul web». Il video, stando a quanto riferito dalla preside della scuola Matteo Mari, è stato girato dal maestro a scopo personale, mentre sono stati ignoti ad averlo postato in rete. «Ogni bambino ripreso aveva già fornito le liberatorie - precisa la preside Amato - per l'uso delle immagini, e per questo caso specifico i genitori hanno sottoscritto un'apposita autorizzazione; il video, usato dal maestro in una chat privata, è stato postato sui social da altri». Quindi il maestro aveva buone intenzioni. Voleva propiziare una vittoria dei granata nello scontro salvezza contro il Venezia. La città è quindi impazzita. Tanti bambini si sono avvicinati alla Salernitana e tantissimi anche ieri hanno tifato per i granata allo stadio Arechi. «Preghiamo per la Salernitana affinché questa volta vinca senza farci soffrire», l'introduzione del maestro. Poi la preghiera e i canti da stadio. Che hanno portato bene, visto il risultato casalingo contro il Venezia. È facile scommettere che il rito propiziatorio venga ripetuto. «Nonostante sia contestabile l'azione di rendere pubblica l'iniziativa - chiude la preside - se poi questo rito abbia favorito addirittura la vittoria della Salernitana, la città ne sarà felice».
 

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