Presa a padellate dal compagno,
la costringe a guardarlo con un'altra

Presa a padellate dal compagno, la costringe a guardarlo con un'altra
di Nicola Sorrentino
Lunedì 27 Luglio 2020, 06:45 - Ultimo agg. 09:09
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«Venivo picchiata più volte con calci e pugni, anche con una padella. Una volta fui costretta ad andare in un locale per scambisti, ma rifiutai. Così, fui obbligata a guardarlo, mentre consumava un rapporto con un’altra donna». È il sunto del racconto di una ragazza di 25 anni, che giorni fa in tribunale ha testimoniato contro il suo ex ragazzo, arrestato lo scorso febbraio per sequestro di persona, violenza privata e lesioni. La giovane, tra momenti di commozione e difficoltà, ha ripercorso i tratti di quella relazione avuta con un 33enne originario di Nocera Inferiore, residente a Pagani, accusato di aver chiuso in casa la vittima senza farla più uscire. A salvarla furono carabinieri e i vigili del fuoco, intervenuti dietro segnalazione del suo avvocato, il legale Maria Grazia Cafisi, in maniera del tutto fortuita, grazie ad un cellulare che l’uomo aveva dimenticato in casa prima di uscire. Prima di trasferirsi in casa dell’imputato, la giovane era in comunità, a Salerno, per curare una “depressione affettiva”. Dopo un po’, decise di trasferirsi in casa del suo ex - come ha raccontato - al quale era stata già legata in passato. Con una prima rottura, dovuta ad una storia di maltrattamenti. Le cose sarebbero nuovamente precipitate una volta tornati insieme. La 25enne ha raccontato le umiliazioni che avrebbe subito: come quando fu costretta a spacciare insieme al compagno, nascondendo dosi di crack nel reggiseno. Peggio sarebbe andata la convivenza, con l’uomo che avrebbe picchiato più volte la ragazza, con schiaffi, calci e pugni. Decidendo poi di chiuderla in casa, con l’accusa di sequestro di persona ora al vaglio del tribunale. 

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